ROBERTO CANALI
Cronaca

La Provincia batte cassa. Verifiche in 151 Comuni sul tributo ambientale

È l’ammanco più considerevole, supera il milione e 200mila euro. Ridotte anche le entrate per le Rc auto, “appena” 500mila euro.

La Provincia batte cassa. Verifiche in 151 Comuni sul tributo ambientale
La Provincia batte cassa. Verifiche in 151 Comuni sul tributo ambientale

Non solo i cittadini a "dimenticarsi" di pagare i tributi, spesso capita anche ai Comuni di venir sollecitati com’è stata costretta a fare in queste settimane la Provincia di Como dopo aver verificato, nel luglio scorso in fase di assestamento di bilancio, che una fetta considerevole di crediti non era ancora arrivata. L’ammanco più considerevole, per oltre 1 milione e 200mila euro, derivava dal mancato versamento del TEFA, il tributo provinciale per l’esercizio delle funzioni ambientali, introdotto dal Legislatore a fronte dell’esercizio delle funzioni amministrative di interesse provinciale, riguardanti l’organizzazione dello smaltimento dei rifiuti, il rilevamento, la disciplina ed il controllo degli scarichi. Ognuno di noi lo paga quando salda il bollettino della Tari al proprio Comune di residenza che poi, fatti i debiti calcoli, trasferisce alla provincia la parte che le spetta. L’amministrazione provinciale ha avviato un’attività di verifica sui 151 Comuni della provincia per verificare se non vi sono residui ancora dovuti rispetto agli anni scorsi. Strano ma vero l’anno migliore per questo genere di entrare era stato quello del Covid, con gli uffici chiusi alle normalità attività con il pubblico i funzionari si erano infatti concentrati sulle varie pendenze, Tefa compreso, così gli incassi di Villa Saporiti erano lievitati nel 2021 e anche l’anno scorso. Per questo le previsioni di incasso della provincia erano particolarmente positive, ma le somme inviate dai singoli Comuni hanno un po’ deluso le aspettative. Ridotte anche le entrate per le Rc auto, ad "appena" 500mila euro. Quelli che non deludono mai sono invece i tutor, che la provincia di Como ha installato in aree dove in passato si erano verificati numerosi incidenti, alcuni dei quali mortali. Così sulla Lomazzo e Bizzarrone, poi tra Merone ed Erba e a Ponte Lambro sulla Arosio-Canzo, sono state collocate delle postazioni fisse in grado di monitorare, giorno e notte, la velocità dei veicoli in transito. Gli incidenti sono drasticamente diminuiti, ma le multe sono in aumento: secondo i dati disponibili a fine luglio superavano quota 27mila a fronte di 25mila previste a bilancio per tutto il 2023. Gli accertamenti e la notifica dei verbali sono appaltati a una società di riscossione, ma ugualmente per la provincia gli incassi si annunciano promettenti. Quasi fossero un’altra tassa, ma molto più facile e rapida da riscuotere.