La piscina di via Del Doss chiude e il Comune affonda nelle critiche

Scambio di accuse fra amministrazione comunale e cooperativa Colisseum. Gli utenti sono 900

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Un botta e risposta a distanza, e durissimo, quello tra il Comune e la cooperativa Colisseum sulla chiusura, annunciata il 1° agosto, della piscina di via Del Doss utilizzata per le attività di psicomotricità e riabilitazione di oltre 900 utenti, 150 dei quali disabili.

"Non era più possibile concedere alla cooperativa l’utilizzo dell’impianto in proroga e avevamo fissato una gara per affidare il servizio in base a una procedura che si sarebbe dovuta concludere lo scorso 6 giugno se Colisseum non avesse presentato ricorso all’Anac (l’Autorità anticorruzione ndr.) – spiegano da Palazzo Cernezzi -. L’Amministrazione non si sente quindi responsabile di quanto sta accadendo". A stretto giro di posta arriva la replica del presidente della cooperativa, Gabriele Romanò. "La gara è stata bandita con un colpevole ritardo solo il 28 marzo 2022, ossia proprio a ridosso della scadenza. La richiesta di parere all’Anac è stata proposta proprio perché il bando pubblicato dal Comune presentava eclatanti lacune che rendevano assolutamente impossibile partecipare seriamente: non era prevista l’esecuzione di lavorazioni strutturali importanti e conteneva dei conteggi che si ritiene siano macroscopicamente errati. La sospensione della gara è stato frutto di una scelta discrezionale del Comune, evidentemente perché esso ha più di qualche dubbio circa la fondatezza dei nostri rilievi". Roberto Canali