
Piace anche in Cina la tazzina di espresso italiana. Lo sanno bene alla Caffè Milani di Lipomo, che da prossimo gennaio ha deciso di fare il suo ingresso su Alibaba, il più grande e-commerce al mondo, che con la sua piattaforma è in grado di mettere in contatto 18 milioni aziende in 190 Paesi del mondo.
Un passo reso necessario dal venir meno di fiere ed eventi a livello mondiale, e dal desiderio di dare il via a nuovi interscambi commerciali, al cui interno la piattaforma cinese è prima al mondo, con un fatturato nell’anno fiscale 2020 di un trilione di dollari. "Abbiamo deciso di fare in nostro ingresso in Alibaba perché desideriamo fare conoscere la nostra realtà e i nostri prodotti a un mercato con compratori attenti alla qualità – spiega Pierluigi Milani, titolare della torrefazione di Lipomo – Proporremo la nostra produzione di caffè in grani e miscele, macinato monorigini e miscele, caffè in capsule e cialde".
Il mercato delle caffetterie nell’Asia orientale cresce, nonostante le difficoltà legate al Covid. I tre mercati più grandi, Corea del Sud, Cina e Giappone hanno registrato una crescita rispettivamente dell’8,3%, 2,9% e 2,3%. Oggi la Cina è al 17° posto tra i Paesi consumatori di caffè e negli ultimi 10 anni è cresciuta in media del 16%, contro il 2% mondiale.
La forza trainante sono soprattutto i giovani abituati a viaggiare che, di ritorno dagli studi o da viaggi d’affari all’estero, portano con sé la nuova abitudine di bere caffè al bar. Una consuetudine che si sta diffondendo nella classe media. "Nel mondo del caffè dei Paesi orientali il made in Italy è particolarmente ricercato e la scelta ricade su brand con una forte tradizione, serietà e qualità dei prodotti – conclude il titolare –. La nostra azienda ha visto l’apertura a Taiwan e Hong Kong dei primi punti vendita della catena Caffè Milani shops e a breve quello del Giovanni Pina’s cake shops, al cui interno vengono serviti i prodotti della nostra caffetteria".
Ro.Can.