PAOLA PIOPPI
Cronaca

Pianello del Lario, la casa di riposo abusiva: ai gestori “caporali” diciannove mesi di carcere

Dipendenti sfruttati e zero autorizzazioni. Tutto è partito dalla denuncia di un dipendente

Pianello del Lario, dipendenti sfruttati e zero autorizzazioni nella casa di riposo

Pianello del Lario, dipendenti sfruttati e zero autorizzazioni nella casa di riposo

Un processo iniziato nel 2022, per una casa di riposo clandestina scoperta nel 2018, che ora ha portato alla condanna della coppia accusata di caporalato: un anno e 7 mesi di reclusione per Enrico Fontana, 62 anni di Pianello del Lario e Gladis Ester Champi Huajardo, 54 anni di origine peruviana. Il giudice ha applicato le attenuanti generiche e dichiarato al pena sospesa, aggiungendo una sanzione di 22mila euro. Era stato il primo caso scoperto nel Comasco dai carabinieri del Nil, il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Como, che durante un controllo avevano ricostruito le condizioni di impiego in cui erano stati trovati i quattro lavoratori alle dipendenze dalla coppia, tutti peruviani, tre dei quali privi di permesso di soggiorno, all’interno di una casa di riposo per anziani priva di ogni autorizzazione, se non quella di affittacamere: la "Casa di soggiorno La nuova famiglia", in frazione Bellera.

I militari avevano trovato anziani non autosufficienti, alimenti scaduti o mal conservati, farmaci, personale senza permesso di soggiorno e contratto di lavoro, stipendi al di sotto della media e quattro operatori assistenziali, privi di qualifica, per assistere una decina di degenti. Era inoltre emerso che il personale di assistenza lavorava per sei giorni la settimana, 24 ore su 24, a fronte di retribuzioni di 800-1000 euro al mese, alloggiati in una sala comune da cui potevano controllare i monitor delle telecamere posizionate nelle stanze. A portarli fin lì era stata la denuncia di un dipendente, che aveva spiegato le condizioni in cui si era trovato a dover lavorare, assunto per fare le pulizie. Ma poi, si era trovato ad accudire quattro persone anziane, giorno e notte.

"Dovevo lavarle, dar loro da mangiare controllare che prendessero i loro farmaci, assisterle e aiutarle in ogni cosa", aveva spiegato, anche durante la sua testimonianza. "Una di loro non era autosufficiente, e tutte avevano bisogno di aiuto continuo. Per un anno, non ho potuto vedere mio figlio, perché non avevo giorni di riposo". La struttura era stata messa sotto sequestro (nella foto) e l’attività sospesa, Fontana e Champi erano stati arrestati e poi avevano passato un periodo ai domiciliari.