La Bassa Bresciana da proteggere Mella e torrenti lasciati all’incuria

I vertici di Copagri Lombardia lanciano l’appello per interventi immediati sul reticolo idrico della pianura. Il maltempo che ha colpito la provincia e la tragedia della Romagna sono più che un campanello d’allarme.

La Bassa Bresciana da proteggere  Mella e torrenti lasciati all’incuria

La Bassa Bresciana da proteggere Mella e torrenti lasciati all’incuria

di Milla Prandelli

MONTICHIARI (Brescia)

La Bassa Bresciana dev’essere protetta, sono necessari interventi immediati sul reticolo idrico della pianura che, ipoteticamente, in caso di rovesci simili a quelli della Romagna potrebbe non essere in grado di sostenere l’accumulo d’acqua. "Il maltempo che ha colpito nelle scorse ore il Bresciano, dove si è rovesciata una vera e propria bomba d’acqua che non ha fortunatamente causato danni, ha fatto scattare un campanello d’allarme da non sottovalutare in merito alla fragilità del territorio e soprattutto alla necessità d’intervenire rapidamente sulla manutenzione del reticolo principale", avverte il presidente di Copagri Lombardia Roberto Cavaliere, ricordando che "quello che si è abbattuto su Brescia e sull’hinterland è stato un temporale indubbiamente di portata eccezionale" .

Per avere un quadro più chiaro della furia del maltempo basta guardare i dati relativi alle precipitazioni, da cui emerge che in circa 60-90 minuti sono caduti tra i 70 e i 140 millimetri di pioggia, con punte di 145 millimetri a Caino, nella provincia bresciana.

"Questi numeri, di portata sicuramente non ordinaria, non sono nulla rispetto ai quantitativi di pioggia caduti sull’Emilia-Romagna – rimarca il presidente provinciale di Copagri, Alessandro Baronchelli – Guardando alle drammatiche immagini dell’alluvione che ha colpito i nostri confinanti viene da chiedersi cosa sarebbe successo nel Bresciano con precipitazioni più consistenti. I canali del reticolo secondario, anche grazie al lavoro dei consorzi di bonifica, sono in ordine; i problemi più consistenti e potenzialmente dannosi in termini alluvionali potrebbero dipendere dalla mancanza di scoli adeguati e soprattutto dalla situazione in cui versa il reticolo idrico principale, che vede il fiume Mella e diversi torrenti lasciati quasi completamente all’incuria e al degrado, con l’aggravante di trovarsi in un territorio dove a farla da padrone è il cemento", proseguono i due presidenti lombardi, per i quali "non bisogna sottovalutare i segnali che arrivano dal territorio".

Copagri lancia un appello alle istituzioni affinché si effettuino interventi sui canali di scolo e sul reticolo idrico per scongiurare eventi drammatici. "Ringraziamo l’assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Beduschi, al quale abbiamo rappresentato le nostre preoccupazioni, per aver prontamente colto il nostro invito a intervenire con urgenza".