PAOLA PIOPPI
Cronaca

Spaccio di droga e riciclaggio: scatta l’ora degli interrogatori

Erba, davanti al Gip i nomi coinvolti nell’ultima retata della polizia: c’è chi parla e chi sceglie il silenzio

L’ultima operazione della Mobile ha coinvolto 30 persone di cui 25 sono state raggiunte dalla misura cautelare del carcere

L’ultima operazione della Mobile ha coinvolto 30 persone di cui 25 sono state raggiunte dalla misura cautelare del carcere

Erba (Como) – Da ore stanno sfilando tutti davanti al Gip di Milano, Lorenza Pasquinelli, decidendo man mano se rispondere alle domande, se rilasciare spontanee dichiarazioni o se tacere. Ieri gli interrogatori sono stati fissati per circa la metà degli indagati finiti in carcere, a partire da Vincenzo Milazzo, trentottenne domiciliato a Valbrona, una delle principali figure dell’associazione finalizzata allo spaccio di droga nell’Erbese su cui ha indagato la Mobile di Como. La stessa associazione di cui sono accusati Luigi Vona, 71 anni di Valbrona, Michele e Pasquale Oppedisano, 55 (non raggiunto da misura cautelare) e 24 anni, padre e figlio di Bosisio Parini, Leonardo Potenza, 48 anni di Asso, Giuseppe Lattuca, 38 anni di Erba, Giuseppe Di Franco, 39 anni di Cosenza, Lara Colantuono, 33 anni di Erba, Simone Liguori, 21 anni di Erba, Querina De Gennaro, 32 anni moglie di Milazzo, James Canali, 48 anni di Calco, Nunzio Zingale, 41 anni di Paternò, Edmond Como, 49 anni, di Garbagnate Monastero e già detenuto per omicidio, Ibrahim Zabzuni, 49 anni di Ponte Lambro, Dashamir Meta, 50 anni di Cantù, e Guido Leone, 41 anni di Asso.

Vona, gli Oppedisano, Milazzo, Potenza con il ruolo di promotori e organizzatori, gli altri ritenuti partecipi. Meta e Leone finiti a domiciliari, come Mario Polito, 39 anni di Pusiano, accusato di una sola detenzione di 500 grammi di cocaina in concorso con Milazzo. Domiciliari anche per Carolina Ventrone, 48 anni di Erba, all’epoca amministratrice unica del locale Osteria 17 di Longone al Segrino: è accusata, in concorso con Milazzo, di riciclaggio per aver impiegato i soldi provenienti dal traffico di droga, 50mila euro, per l’acquisizione e ristrutturazione del locale. La seconda associazione, Marco Bono, 49 anni di Cadorago, titolare dell’area di servizio GetOil di Cislago, vede coinvolti anche Michele Filippo Cutrì, 53 anni di Uboldo, Armando Papasidero, 23 anni di Rosarno Calabria, Stefano Cutrì, 27 anni di Uboldo, Vincenzo Pesce, 27 anni di Rosarno Calabria, Pasquale Guerrisi, 57 anni di Nerviano, Giacomo Pirrottina, 30 anni di Pisa, El Mostafa El Mafdoul, 44 anni di Milano, Nicodemo Macrì, 53 anni di Cernusco sul Naviglio, e Paolo Costanzo, 57 anni di Cuneo. Bono come promotore che organizzava i trasporti di cocaina dalla Calabria, affiancato da due Cutrì, Papasidero, Pesce, Guerrisi e Pirrotina, che si sarebbero invece occupati del reperimento dei clienti, trasporto, confezionamento, occultamento e preparazione per immettere la droga sul mercato.