In undici mesi 42 milioni d’incassi Così il Casinò di Campione rinasce

Nel 2022 la casa da gioco ha contato 220mila visitatori. Nelle feste natalizie, 2mila accessi al giorno

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di Roberto Canali

La Befana ha portato una calza piena di dolci al Casinò di Campione d’Italia che il 26 gennaio festeggerà il compleanno, anzi la propria rinascita avvenuta esattamente un anno fa dopo tre anni e mezzo di chiusura in seguito alla dichiarazione di fallimento, poi annullata con una sentenza della Cassazione, da parte del Tribunale di Como. Nonostante la concorrenza delle altre case da gioco, italiane e svizzere, e un 2022 reso ancor più complicato dal ritorno dell’inflazione con i venti di crisi economica alimentati dal quadro di incertezza politica internazionale, le cose per il Casinò sono andate addirittura meglio del previsto.

Nei primi undici mesi di attività dell’anno appena finito gli incassi hanno superato i 42 milioni e anche nei giorni scorsi, nonostante le feste natalizie, si è registrata una media di 2mila accessi al giorno. C’è di che essere soddisfatti, considerando che nel corso del 2022 le visite hanno superato le 220mila unità, il 67 per cento dall’Italia, il 23% dalla Svizzera e il 10 rappresentato da turisti che sono venuti a Campione anche solo per il tempo di fare una puntata.

"I risultati sono soddisfacenti – spiega l’amministratore delegato Marco Ambrosini – Nel corso del 2023 puntiamo a consolidare ulteriormente la nostra posizione".

Se il Casinò sorride, il Comune invece è ancora in difficoltà in seguito alla dichiarazione di dissesto e versa in un grave deficit di cassa. Per questo la Giunta in questi giorni ha avanzato una richiesta di anticipazione di cassa alla Banca Popolare di Sondrio di 21 milioni e 150mila franchi, pari a 21 milioni e 425mila euro. "L’importo – si legge nella motivazione del provvedimento – rientra nel limite consentito dalle disposizioni legislative in materia sulla base delle entrate accertate negli esercizi che vanno dal 2015 al 2017".

Non è la prima volta che capita, lo stesso escamotage è stato utilizzato dal sindaco Roberto Canesi anche in passato e prima di lui era stato costretto a fare lo stesso il commissario prefettizio Giorgio Zanzi, avvalendosi della possibilità concessa dalla legge 160 del 2019 emanata ad hoc dal Governo per venire incontro proprio alle difficoltà economiche dell’exclave. Del resto la nuova convenzione tra casa da gioco e Comune ha introdotto tagli draconiani nei trasferimenti. Nel 2022 ad esempio il Casinò, nonostante gli ottimi risultati, ha versato appena 500mila euro, che saliranno a un milione nel 2023, 1,5 milioni nel 2024, 2 milioni nel 205 e 2,5 milioni nel 2026.