In un anno in carcere 105 atti autolesionistici

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Accendere un faro sulle condizioni di salute mentale delle persone in carcere e proporre soluzioni al crescente disagio. Questo lo scopo dell’indagine conoscitiva, promossa dalla commissione speciale sulla situazione carceraria della Regione Lombardia, illustrata anche al Garante nazionale dei detenuti Mauro Palma. È emerso che il disagio psichico è la forma più diffusa di malattia di cui soffrono i detenuti. Oltre il 40% di tutte le patologie riscontrate nella popolazione carceraria sono di natura psicologica o psichiatrica. La conseguenza più evidente sono i suicidi e gli atti di autolesionismo: nel 2020 sono stati 16 (su un dato nazionale di 62) i detenuti nelle strutture lombarde che si sono tolti la vita, di essi l’80% aveva età compresa tra i 20 e i 45 anni. Sempre nel 2020 si sono registrati 147 atti di autolesionismo nella casa circondariale di Busto Arsizio, 407 a Milano- San Vittore, 81 a Monza e 105 a Como.