
Centinaia di motociclisti, provenienti da tutta la Lombardia, si sono dati appuntamento ieri mattina a Bellagio, nella frazione di Civenna, per il "Motoraduno della memoria" di fronte al monumento ai caduti per la commemorazione delle vittime della strada su due ruote.
L’evento è stato organizzato dal Moto Club Civenna e dal Comitato regionale Lombardia, con il patrocinio della Federazione motociclistica italiana. Per molti appassionati si è trattato dell’ultimo motoraduno dell’anno e nonostante il maltempo le strade che salgono verso Civenna si sono riempite di moto di tutte le fogge e le cilindrate, compresi i quad e naturalmente le Vespa. Come da tradizione dopo la messa si è svolto il corteo, a piedi, verso il monumento ai caduti, poi la giornata è proseguita con l’ultimo giro di stagione in moto alla volta del Ghisallo, lungo i curvoni resi celebri dal Giro di Lombardia che si è corso il mese scorso. Tanti motociclisti hanno partecipato anche alla cerimonia che si è svolta ad Asso, a pochi chilometri di distanza, per l’omaggio ad Aldo Finzi, motociclista inventore del Giro del Lario tra le vittime dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. Nato a Legnago nel 1891 e protagonista nella prima Guerra mondiale, oltre a essere un valente motociclista Finzi fu anche aviatore, dirigente sportivo, imprenditore e politico aderendo al fascismo. Sotto il regime arrivò a rivestire l’incarico di presidente del Coni e in questa veste coniò il termine "centauro" per indicare il motociclista, ma fu anche vicecommissario per l’aeronautica e sottosegretario del Governo Mussolini. Dopo l’8 Settembre collaborò con gruppi partigiani e per questo fu arrestato e incarcerato, finendo tra le vittime dell’eccidio della Fosse Ardeatine. Ro.Ca.