REDAZIONE COMO

In carcere anche Manno, il cassiere dei traffici di droga

L’uomo si presentò armato insieme a Igor Caldirola all’incontro chiarificatore con “Ciccio Pakistan“

Tra i destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare eseguita giovedì, compare Luigi Manno, 44 anni residente a Como, in carcere con l’accusa di far parte dell’associazione capitanata da Umberto Cristello della locale di Seregno, attorno al quale ruotava un filone di narcotraffico.

Il ruolo di Manno sarebbe stato quello di provvedere alla custodia dei proventi del traffico di droga, ma "era a disposizione dell’associazione per l’effettuazione dei viaggi finalizzati all’importazione di sostanza stupefacente". I carabinieri, durante le indagini, riescono a monitorare un incontro “chiarificatore” tra il nipote acquisito di Cristello, Igor Caldirola, e un altro arrestato, Zihnija Alimanovic, per sistemare una controversia nata dalla compravendita di una partita di stupefacente: Umberto partecipa di persona all’incontro che avviene a Milano il 16 novembre 2018, "al quale – ricostruisce l’ordinanza - si farà accompagnare da un personaggio del calibro di Pelle Francesco detto ”Ciccio Pakistan“, all’epoca domiciliato a Milano in attesa della sentenza che lo ha condannato all’ergastolo, momento in cui si darà alla latitanza, condizione che tuttora permane". A quell’incontro, "non certo pacifico, con un capoclan come Pelle, costretto da anni sulla sedie a rotelle", Caldirola e Manno si presentano armati. Pa.Pi.