Impianto di biometano fuori tempo: "Non è più conveniente realizzarlo"

A2A Ambiente sembra intenzionata a stoppare il progetto. Polemiche in aula

È probabilmente destinato a sfumare l’impianto Forsu che A2A Ambiente ha chiesto (e ottenuto) di realizzare a Bedizzole, per produrre biometano.

Autorizzato dalla Provincia nel 2022, dopo un iter iniziato nel 2016 che ha visto anche una bocciatura, l’impianto sarebbe dovuto servire a trattare 60mila tonnellate di umido (frazione organica di rifiuti solidi urbani) per produrre 6 milioni di metri cubi di biometano e 15 mila tonnellate di compost all’anno, che avrebbero dovuto alimentare la flotta di bus urbani di Brescia Mobilità, ormai tutti a metano.

Rispondendo a un’interrogazione del consigliere di opposizione Fabio Rolfi (civica per Rolfi), il vicesindaco e assessore con delega alla Mobilità Federico Manzoni ha spiegato quello che già era nell’aria, ossia che per la multiutility non sarebbe più conveniente avviare i cantieri.

Di fatto, i lavori potrebbero iniziare a giugno 2025, ma per accedere agli incentivi non si dovrebbero concludere oltre giugno 2026, tempi troppo stretti vista la complessità dei lavoro. "Anche il costo di conferimento dei rifiuti organici – ha illustrato Manzoni – è passato da 93 euro/t agli attuali 34-36 euro/t, per cui sta scemando la convenienza economica. Noi stiamo sollecitando A2A perché possa procedere a portare a termine il progetto. D’altro lato abbiamo chiesto a Brescia Mobilità di impegnarsi ad acquistare biometano sul mercato, sapendo che questo tipo di carburante, in questo momento storico, è ancora abbastanza limitato nelle quantità disponibili".

Rolfi ha quindi rinfacciato alla giunta di non aver mantenuto fede a un impegno annunciato in pompa magna qualche anno fa, ovvero che i bus urbani avrebbero viaggiato con biometano. "Tanti annunci, ma il biometano è a zero", ha sottolineato.

Un consiglio comunale, quello di ieri, che ha affrontato diversi temi ambientali: al centro, in particolare, la mozione sulla qualità dell’aria promossa dal centrodestra, che si è tradotta in un confronto aspro con la maggioranza. "Per noi non c’è nessuna improvvisazione – ha concluso Laura Castelletti, a fine dibattito – nessuno di noi è per la decrescita felice, ma siamo per lo sviluppo sostenibile".

Federica Pacella