
Una delle iniziative promossa dai genitori a sostegno dell’asilo nido Magnolia
Rimarrà aperto anche il prossimo anno scolastico l’asilo nido Magnolia che il Comune voleva chiudere entro il prossimo settembre nell’ambito di un piano di razionalizzazione dell’offerta scolastica. A spuntarla anche questa volta sono stati i genitori che già in passato si erano opposti alle decisioni del sindaco Alessandro Rapinese, con l’aiuto del Tar che ha accolto il ricorso presentato contro la delibera approvata lo scorso 10 marzo dalla maggioranza.
"Si è deciso di accogliere la domanda cautelare nelle more della sollecita definizione della controversia nel merito – si è pronunciata la quinta sezione del Tar della Lombardia rinviando la trattazione nel merito al prossimo febbraio – garantendo in tal modo l’apertura dell’asilo nido "Magnolia" per l’anno scolastico 2025/26". Una decisione accolta con "immensa emozione e gioia" dal Comitato Como a misura di famiglia che ha sostenuto il ricorso dei genitori dei bimbi del nido anche attraverso una raccolta di fondi. "Questa notizia ci rende ancora più consapevoli della forza della nostra comunità, che crede, lotta e si fa sentire per proteggere gli interessi dei nostri bambini -–spiegano i promotori – e ci ricorda quanto sia fondamentale garantire una continuità educativa". Soddisfatte anche le opposizioni che a suo tempo si erano schierate contro la chiusura del nido e avevano chiesto al sindaco di fare un passo indietro. "Da una parte c’è un sindaco che fa della litigiosità le proprie armi preferite, dall’altra ci sono le leggi e la buona amministrazione – sottolinea Vittorio Nessi di Svolta Civica –. Rapinese in questi primi tre anni ha dimostrato di voler totalmente ignorare, finendo a creare solo inutili conflitti e a perdere nei tribunali con inutili spese a carico dei cittadini". Francesco Finizio del Pd auspica che "il sindaco e la maggioranza capiscano che perseverare in questa situazione di conflittualità è dannoso per tutti e che c’è la necessità di sedersi a un vero tavolo di confronto con i genitori per trovare una soluzione condivisa". Per Forza Italia la decisione del Tar "è l’ennesima bocciatura giuridica dell’amministrazione dopo la recente sconfitta legale nel caso dell’associazione Carducci".
Roberto Canali