
C’è anche un vino del lago, il Lavecc prodotto sui terrazzamenti di Maslianico dalla Vitivinicola Cernobbio, tra i premiati del concorso mondiale dei Vini Estremi che si è svolto a Torino.
I 45 tecnici dell’associazione hanno assegnato 23 grandi medaglie d’oro, 181 medaglie d’oro e 61 medaglie d’argento tra 831 vini iscritti al concorso da 301 aziende provenienti da 24 paesi del mondo. Un modo per premiare il coraggio e il lavoro di tanti piccoli produttori locali che si sono impegnati a riportare la cultura della vite in luoghi davvero impervi.
La coltivazione spesso non è neppure la parte più difficile del lavoro di Gigi Marson e della moglie Cristina, l’anno scorso ad esempio si sono fatti aiutare da alcuni amici sub per depositare sul fondo del lago di Como, a 24 metri di profondità di fronte a Villa Pizzo, cinque anfore piene di vino, che per dodici mesi si sono affinate a una temperatura costante, nella più completa oscurità e in silenzio. Travasate e imbottigliate, saranno vendute per le festività natalizie e l’intero ricavato sarà devoluto all’associazione Invincible Diving fondata da Bruno Frangi e presieduta da Giuseppe Mazzeo per avvicinare le persone disabili al mondo delle immersioni.
"È stato emozionante veder riemergere il nostro vino dalle acque del lago – spiega Gigi Marson della Vitivinicola Cernobbio – le anfore si sono conservate perfettamente intatte e dopo essere rimaste ancora a riposare in cantina sono finalmente pronte per essere degustate"
In questo caso il vino è stato affinato con un metodo unico, la prima volta in assoluto nel lago di Como, ma rispettando tutti i parametri per esaltare le sue qualità. La gara ad accaparrarsene una bottiglia è già iniziata, per un brindisi davvero eroico.
Roberto Canali