REDAZIONE COMO

"Il centro è una latrina" Esposto dei negozianti

Insieme ai residenti in città si rivolgono al Comune "Chiediamo più protezione"

Altro che il "salotto" di Como, la centralissima via Cesare Cantù che da Porta Torre scende verso piazza San Fedele dalla primavera scorsa assomiglia di più a un bagno a cielo, utilizzata da chi vive per strada come un wc nonostante le vetrine dei negozi e il via vai di residenti e studenti. "La misura è colma – spiegano residenti e negozianti che hanno presentato un esposto a Palazzo Cernezzi – tutto è iniziato la primavera scorsa con il primo lockdown. La nostra via è una delle più trafficate del centro storico e il via vai, di giorno e anche di notte, teneva lontani i malintenzionati". Poi è stato chiuso tutto e per strada sono rimasti solo i clochard, alcuni dei quali si sono rifugiati sotti i vicini portici del liceo Volta. "Tutte le mattine troviamo degli escrementi di fronte ai portoni delle nostre case e le serrande dei negozi sono utilizzate come dei vespasiani – proseguono i residenti di via Cesare Cantù – Non sono solo i senzatetto a creare problemi, con il buio la strada diventa terra di nessuno. Per questo chiediamo al Comune di proteggerci e alle forze dell’ordine di intervenire per riportare la sicurezza in centro".