Idrovolanti, show sul Lario. Lo spettacolo del Sei Laghi

La competizione fra sei equipaggi, cinque donne in gara, si è svolta nei cieli del Lario

Idrovolanti, show sul Lario. Lo spettacolo del Sei Laghi

La competizione fra sei equipaggi, cinque donne in gara, si è svolta nei cieli del Lario

Il lago di Como e gli idrovolanti, un legame storico. Il Gran Premio Sei Laghi-Trofeo Villa d’Este dell’Aero Club di Como ha riacceso i riflettori su quelconnubio e nello scorso fine settimana lo spettacolo non è mancato nei cieli del Lario. Nel complesso 12 partecipanti, tra piloti e navigatori, (un terzo dei concorrenti rappresenta realtà internazionali); cinque erano le donne iscritte alla gara. Il pilota Alessandro Ganci e il navigatore Gabriele Ferruzzi hanno dominato la competizione su un Cessna 172. Seconda la russa Natalia Khludova con il navigatore Gabriele Ermecini e terzi gli svizzeri Isidor Von Arx e Esther Rimensberger. "Gara straordinaria, per la prima volta, in tempi moderni, la competizione ha vantato una presenza di idrovolanti provenienti dall’estero". Afferma Marco Di Pilatodirettore della manifestazione "L’hangar è stato aperto alla cittadinanza ed il duo, composto da Giuseppe Macchi e dal sottoscritto, ha fornito un commento in presa diretta che per la prima volta ha potuto coinvolgere anche i non addetti ai lavori. Sul podio al primo posto Alessandro Ganci e Gabriele Ferruzzi, a seguire Natalia Khludova atleta russa, riconosciuta a livello internazionale, in coppia con Gabriele Ermecini, istruttore presso la Scuola di volo di Como, alla sua prima partecipazione al Gran Premio dei Sei Laghi, a seguire, il terzo posto è stato assegnato alla coppia svizzera formata da Isidor von Arx, alla sua seconda partecipazione, con Esther Rimensberger.” "Già mi ero emozionato", afferma Alessandro Ganci, sul podio insieme a Gabriele Ferruzzi “quando mi è stato annunciato che avrei fatto da pilota al campione italiano Gabriele Ferruzzi. Poi, il volo è stato tranquillo, quasi non mi sono accorto d’essere giunto alla fine del percorso di gara, tanto è stata la sintonia instauratasi con il navigatore".