ERBA
È alla ricerca di nuove leve il gruppo folcloristico "I Bej" di Erba, che da quasi un secolo è ambasciatore delle "bosinate" e dei canti popolari lombardo-brianzoli in giro per il mondo. Fondato nel 1927 il gruppo folcloristico si esibisce nel costume tipico lombardo-brianzolo del 600700 accompagnando i balli e i canti caratteristici con il flauto di Pan o "firlinfue", come si chiama lo strumento nel dialetto erbese. E proprio per avvicinare i ragazzi a questo strumento, in uso già nella Grecia antica, "I Bej" hanno deciso di offrire un corso gratuito che si svolgerà a gennaio nella Villa Comunale Ceriani Bressi di Crevenna. "Per valorizzarne e diffonderne la conoscenza teorica e pratica, il corso di avvicinamento allo strumento per adulti e bambini sarà a cura del nostro direttore artistico Enrico Pina - spiega il presidente Angelo Molinari - Sono previste lezioni di prova gratuite, con possibilità di seguire percorsi studiati a seconda delle proprie esigenze, abilitaà e disponibilità di tempo".
Imparare a suonare il flauto di Pan è naturalmente l’anticamera per entrare a far parte del glorioso gruppo premiato l’estate scorsa anche dalla Federazione italiana tradizioni popolari che ha conferito a Molinari il titolo di "maestro del folklore lombardo". Un riconoscimento all’associazione che ha portato le tradizioni della Brianza davvero in tutto il mondo.
Dal 1975 al 1999 i Bej hanno anche organizzato l’Eurofolk Città di Erba, animato da ben 219 gruppi folk con oltre 8.000 artisti in costume nazionale e in rappresentanza di 51 nazioni provenienti da quattro continenti. Nel corso del 2022 l’amministrazione comunale ha riconosciuto I Bej come "Patrimonio culturale immateriale della città di Erba".
"Siamo andati in Estonia e in Cina, in Turchia e Romani, in Lituania e in Svezia, a casa di Babbo Natale a Rovaniemi, in Francia e in Inghilterra, in Finlandia e in Olanda, in Spagna e in Russia - conclude il presidente Molinari - Abbiamo girato il mondo e naturalmente tutta Italia e continuiamo a farlo, ai ragazzi chiediamo di mettersi alla prova e venirci a trovare. Se vogliono possono venire a far parte del nostro gruppo, di sicuro c’è posto anche per loro".
In una società lombarda dove ormai impera fra i giovani la realtà virtuale e i giochi elettronici chissà se ci sarà una risposta all’appello del presidente legato alle tradizioni.
Roberto Canali