Cantiere bis per la Tremezzina, si allungano i tempi: "Vacanze di Pasqua a rischio"

Griante, i lavori dovevano durare un mese, proseguiranno invece per 4 mesi. La preoccpazione degli operatori turistici

Il cantiere sulla Tremezzina

Il cantiere sulla Tremezzina

Griante (Como) - Appena iniziati i lavori sulla Statale Regina per aprire l’altro versante della Variante della Tremezzina, in territorio di Griante, rischiano di prolungarsi da 1 a 4 mesi. Una doccia gelata per ristoratori e albergatori che non sono ancora riusciti a dimenticare quel che è accaduto l’inverno scorso, quando la Regina è rimasta completamente chiusa per ben 4 mesi dalla parte di Colonno, tagliando di fatto a metà il lago.

Anche in quel caso la colpa era dei lavori per la Variante della Tremezzina, ma questa volta la chiusura dovrebbe essere solo parziale, con la strada che verrà chiusa a senso unico alternato e per tratti molto brevi, non oltre una cinquantina di metri per volta. In teoria tutto si sarebbe dovuto concludere nell’arco di un mese, ma il via ai lavori ha indotto i tecnici a rivedere la loro tabella di marcia.

A far dilatare i tempi del cantiere è stata la decisione di realizzare, oltre a un muro lungo 380 metri sul modello di quello realizzato a Colonno all’altezza del portale d’ingresso della nuova strada, una grande rotatoria che permetterà ai bus turistici e ai mezzi pesanti di fare inversione di marcia. Un’autentica rarità sulle strette strade del Lario dove i mezzi pesanti devono muoversi al centimetro e fare manovra è un’operazione a dir poco complessa.

In questa prima fase dei lavori gli operai dovranno tagliare le piante del lungolago e solo in un secondo tempo potranno procedere con la rimozione dei lampioni e delle linee aree  dell’elettricità. Per ora il traffico è regolato dai movieri, ma nelle prossime settimane verranno installati dei semafori intelligenti che garantiranno il passaggio, in un senso e nell’altro, cercando di evitare il formarsi di code.

Rassicurazioni servite solo in parte a rassicurare gli operatori del settore turistico che temono di vedere in parte compromessa la stagione dal cantiere che rischia di concludersi non prima dell’inizio di giugno. Il timore è quello di avere ripercussioni nel periodo di Pasqua, di fatto il via della stagione sul Lario che coincide con l’arrivo dei turisti dal Nord Europa. I sindaci hanno già chiesto ad Anas la possibilità di sospendere il cantiere nella settimana in cui è previsto il picco di arrivi, lo stesso discorso vale durante il fine settimana per non penalizzare le attività commerciali.