Grandi firme taroccate destinate anche al mercato internazionale

Indagini concluse su società di Cantù: contestate condotte di contraffazione, ricettazione, produzione falsa e lavoro nero. Reati commessi da soggetto apicale a vantaggio della società.

Agli altri indagati vengono contestate condotte di contraffazione e ricettazione, per aver aiutato alla produzione falsa, o per aver acquisito e detenuto i capi destinati alla vendita su mercati italiani o internazionali, tra cui sciarpe, foulard, borse e scarpe di marchi come Louis Vuitton, Christian Dior, Chanel, Gucci, Dolce e Gabbana, Bulgari. Da loro arrivavano etichette, rotoli di tessuto, carta per confezionare i capi finiti. Altri sono invece accusati di aver acquisito i prodotti, consapevoli della loro provenienza irregolare, e di averli destinati alla vendita, alcuni anche su mercati esteri.

Due indagati sono accusati di aver concorso alla realizzazione dei capi contraffatti, utilizzando tessuti non originali e impiegando lavoratori in nero. L’avviso di conclusione delle indagini ha raggiunto la società 2C di Cappelletti Marzio & C. di Cantù, nella persona del rappresentante legale: i reati contestati si ritiene siano stati commessi da un soggetto apicale e a vantaggio della società, sprovvista di schemi organizzativi idonei a impedire di commettere i reati. Pa.Pi.