Gli orsi bresciani sono un terzetto. Le prove della presenza dal Dna

Alla polizia provinciale sono arrivati gli esami svolti sulle tracce lasciate

Gli orsi bresciani sono un terzetto. Le prove della presenza dal Dna

Gli orsi bresciani sono un terzetto. Le prove della presenza dal Dna

PONTE DI LEGNO

Sono ben tre gli "orsi bresciani" che nel 2023 hanno lasciato più tracce del loro passaggio sulle montagne di Valle Camonica, Valle Sabbia e Valle Trompia. Nelle scorse ore, difatti, al corpo ittico venatorio della polizia provinciale di Brescia sono arrivati gli esami del Dna effettuati su alcuni peli e altri resti organici trovati dove è stata segnalata la presenza del grande predatore, tra cui su una carcassa di cervo. I tre esemplari che si sono mostrati lasciando la propria firma genetica sono M74 a Bagolino e in Valsabbia, M38 in Valcamonica e M82 in Valsabbia. M74 è una vecchia conoscenza della polizia provinciale e dei giornali, perché ha la curiosa indole del "ladruncolo". Non solo rubava prugne, ma è anche quello che negli scorsi anni se era specializzato nella predazione di capanni da caccia, nutrendosi del mangime degli uccelli da richiamo. Quest’anno non ha fatto disastri e non ha rubato nulla perché probabilmente ha trovato un altor modo per sfamarsi. M 38, invece è stato localizzato in alta valle Camonica, dove si è nutrito di un ungulato. Anche lui è solito recarsi nel territorio, mentre M82 è un bellissimo esemplare giovane che probabilmente proviene dal vicino trentino e ha scelto di fare una capatina nel bresciano. Nel 2023 gli indici di presenza di orso, non tutti sono risconoscibili o perché non catalogati o perché non lasciano tracce di DNA sufficienti, sono 53 contro le 35 del 2022. "A conferma della lenta espansione del territorio occupato dalle femmine si sono avute segnalazioni non confermate di una femmina accompagnata da cuccioli dell’anno ai confini e sul territorio provinciale tra Storo e Bagolino – spiegano dalla Polizia Provinciale - Si sono registrati sei eventi dannosi ad animali da reddito, che hanno interessato sei pecore, un capra e un asino".

Non sono mancati gli incontri diretti con le persone, che però non hanno subito alcuni danno. "Tutti gli incontri – rimarca la polizia provinciale – si sono conclusi con la fuga dell’esemplare e con nessuna interazione con la persona". Dal 2000 ad oggi ovvero in 23 anni di presenza dell’ orso in provincia di Brescia si sono verificati 80 eventi di danno causati dal plantigrado.

Milla Prandelli