Gli alloggi di proprietà comunale affidati in gestione ad Aler

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In una città dove gli immobili, specie quelli in centro, si vendono a peso d’oro è il Comune l’unico che non è capace di gestire il proprio patrimonio immobiliare. La colpa non è sicuramente del sindaco Rapinese che è arrivato alla guida da poco e, compresa la situazione allarmante, ha deciso di passare ad Aler la gestione dei 790 appartamenti di proprietà pubblica, forse per concentrarsi sugli altri 339 immobili di destinazione non residenziale. Dei 790 alloggi di proprietà comunale ben 254 risultano sfitti perché necessitano di interventi di manutenzione straordinaria, ma a leggere la relazione approdata n Giunta il quadro è ancor più a tinte fosche.

"La condizione di indisponibilità degli alloggi sfitti - si legge - è solo una più generale necessità di investimenti sull’intero patrimonio immobiliare comunale. Questa carenza se prolungata nel tempo rischierebbe di rendere in molti casi difficile, la reversibilità del degrado con forti aggravi di spesa. Situazione che è necessario arginare nel più breve tempo possibile". Da qui la decisione di puntare su Aler che ha le risorse, economiche e in termini di personale, per intervenire. "L’accordo con il Comune porterà a una maggiore efficienza nel riordino degli alloggi da mettere a disposizione della cittadinanza - ringrazia il presidente di Aler Como, Varese, Monza, Brianza e Busto Arsizio Giorgio Bonassoli -. Da parte nostra sicuramente c’è l’impegno di poter sfruttare anche per Como la possibilità di accedere a strumenti e bonus ministeriali come sta già facendo in altre città". I primi alloggi a passare di mano saranno quelli delle vie Spartaco, San Bernardino da Siena, Fabio Filzi, Turati e Polano mentre il resto del patrimonio abitativo finirà in gestione ad Aler entro il 2024. Gli uffici di Palazzo Cernezzi sono già al lavoro per recuperare tutta la documentazione tecnica e le certificazioni che andranno consegnate al nuovo gestore. Roberto Canali