Motori di barche rubati a un pescatore: riecco i pirati del lago

La strumentazione è stata portata via a due natanti attraccati in località Santo Stefano a Dongo

Motori di barca rubati

Motori di barca rubati

Gera Lario – I motori, rubati poco prima, erano stati caricati sul sedile posteriore e nel baule di una Mercedes Classe A in viaggio di notte sulla statale Regina. Rostyslav Dvorskyi, 24 anni residente a Malnate e Oleh Sanduliak, 19 anni residente a Villa Guardia, erano stati fermati alle 4 della notte tra il 23 e il 24 febbraio, notati da una pattuglia dei carabinieri del Radiomobile di Menaggio, che aveva visto l’auto procedere con un’andatura poco sicura.

I due giovani a bordo, erano stati arrestati in flagranza di reato, e ieri in Tribunale a Como hanno patteggiato 6 mesi di reclusione, rinvio del processo per direttissima che era iniziato a febbraio.

Spiegazione contraddittoria

Quando i militari gli hanno chiesto spiegazioni su quei due motori caricati in auto, Dvorskyi e Sanduliak avevano detto che gli erano stati caricati in auto da due soggetti romeni incontrati a Menaggio, senza aggiungere niente altro. Tuttavia, in considerazione dell’ora notturna e del fatto che le due persone sottoposte a controllo non erano residenti in zona, i carabinieri avevano chiesto una pattuglia in supporto per approfondire l’accertamento. Notando, inoltre, che i due giovani indossavano abiti da lavoro sporchi, e avevano le scarpe e la parte inferiore dei pantaloni bagnati.

La vittima del furto

Pochi minuti dopo, era arrivata alla centrale operativa la segnalazione del proprietario delle imbarcazioni derubate dei motori, un pescatore di Dongo. I due sono quindi stati ritenuti subito i responsabili del furto, scartando la possibilità che potessero averli ricevuti da terze persone, e trattenuti in camera di sicurezza. In mattinata il proprietario, arrivato in caserma, aveva subito riconosciuto i suoi due motori: un Suzuki nero Df e un Selva bianco 30XS, che erano attraccati in località Santo Stefano a Dongo.

Dopo il processo, Dvorskyi e Sanduliak avevano chiesto i termini a difesa e un rinvio per concordare il patteggiamento, che è stato formalizzato ieri mattina davanti al giudice monocratico Daniela Failoni.