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Fallimento gruppo Imas In vista patteggiamenti per alcuni dei 9 imputati

In due hanno chiesto di patteggiare, uno potrebbe farsi processare con rito abbreviato, mentre la scelta giudiziaria degli altri imputati si saprà solo a fine gennaio, quando proseguirà, davanti al gup Andrea Giudici, l’udienza preliminare per il fallimento del gruppo Imas, iniziata ieri. A processo ci sono nove persone, che il sostituto procuratore Pasquale Addesso (nella foto) ritiene responsabili, nei vari ruoli, dei fallimenti della Imas Group spa, Imas Group srl, dichiarati rispettivamente il 14 settembre 2016 e il 17 gennaio 2017 e della Imas Automotion srl, dichiarato il 14 luglio 2017.

Le imputazioni fallimentari e fiscali hanno raggiunto amministratori, responsabili amministrativi e finanziari, e i beneficiari delle condotte distrattive nelle fasi precedenti i fallimenti: Andrea Gritti, 71 anni, Mario Galletti, 51 anni, Gianluca Bergamelli, 57 anni, tutti residenti a Milano, Mauro Sgarlata, 51 anni di Torino, Paolo Aliverti, 73 anni di Pavia, Gino Lama, 59 anni di Milano, Mario Celentano, 82 anni di Trezzano sul Naviglio, Franco Garuti, 81 anni di Cuneo e Chiara Dossi, 46 anni di San Donato Milanese. Questi ultimi due ritenuti beneficiari di una serie di pagamenti distrattivi del capitale societario, relativi a pagamenti per operazioni inesistenti, o al pagamento di canoni di noleggio di auto. Inoltre la Dossi, moglie dell’ex amministratore Galetti, avrebbe ricevuto un pagamento di 260mila euro a conclusione di un "simulato contratto di lavoro subordinato". Quest’ultima e Gritti stanno valutando la possibilità di un patteggiamento, Aliverti potrebbe chiedere rito abbreviato, mentre le posizioni degli altri sono ancora aperte e saranno comunicate a gennaio. Pa.Pi.