REDAZIONE COMO

Ex Ticosa, a marzo inizia la bonifica

Como, i lavori affidati a un’impresa di Cagliari e l’amianto andrà in una discarica in Sardegna

Anche nel 2021 continua a rimanere un tasto dolente di Como l’area ex Ticosa. La bonifica, che sarebbe dovuta iniziare a giorni, è slittata a marzo per lungaggini legate alla nomina della direzione lavori e il coordinamento per la sicurezza delle opere. "La commissione è stata nominata – garantisce l’assessore all’Ambiente, Marco Galli –. Entro l’inizio della primavera inizieranno i lavori di bonifica". Ad occuparsi dell’intervento della cosiddetta “cella 3”, l’ultima rimasta da ripulire proprio di fronte a Sant’Abbondio, sarà il raggruppamento d’imprese composto dalle società Eco.Ste.Ma ed Ecoserdiana, entrambe con sede a Cagliari. Le due aziende hanno sbaragliato la concorrenza di altre 6 imprese e vinto la gara d’appalto e con un ribasso del 27% sull’importo posto a base di gara di 4.111.331 euro. Da smaltire ci saranno ottomila metri cubi di terreno inquinato dall’amianto, rimossi dopo aver scavato fino a una profondità di un paio di metri. I tecnici, che verranno scelti nelle prossime settimane, dovranno vigilare sulla bonifica garantendo che tutto venga compiuto nel rispetto dei più rigidi protocolli di sicurezza. Ad esempio ai camion che entreranno e usciranno dall’area di scavo verranno lavate ogni volta le ruote, il terriccio carico di amianto verrà sigillato in apposite sacche e trasportato via nave in Sardegna, dove verrà conferito a una discarica di rifiuti speciali.

I lavori dovranno essere completati in 15 mesi e poi si provvederà a un nuovo campionamento del terreno, nella speranza di non trovare più altre tracce significative di amianto. Solo allora si potrà decidere cosa fare. Mesi fa i tecnici dell’ufficio Urbanistica diretti dall’architetto Giuseppe Ruffo avevano immaginato un quartiere moderno con negozi, aree verdi e soprattutto il nuovo centro direzionale della città. Nel piano era previsto lo spostamento nell’area anche degli uffici comunali, che non ci stanno più a Palazzo Cernezzi, e il piano grazie alla Regione doveva essere presentato al Mipim di Cannes, la più importante fiera immobiliare al mondo, terreno di caccia di grandi investitori. A cambiare le carte in tavola, però, ci ha pensato il Covid.Roberto Canali