Evaso lungo la ferrovia, la libertà dura mezz’ora

Di ritorno dal Tribunale, dove era stato interrogato dal giudice, ha spintonato tre agenti di polizia penitenziaria, che lo stavano scortando, ed è riuscito a scappare. Ma l’evasione del detenuto, è stata una breve parentesi: l’uomo è stato rintracciato nel giro di mezzora, e riportato in cella all’interno del carcere Pescarenico. L’aggressione con tentativo di fuga è avvenuta lunedì pomeriggio quando il detenuto, un nordafricano trentenne finito in cella per reati contro soggetti deboli, in particolare violenza contro le donne, era stato portato a palazzo di giustizia per un interrogatorio. Al momento del rientro in carcere, mentre stava scendendo dal blindato, è riuscito a spintonare gli agenti della scorta, ed è scappato verso la ferrovia. I poliziotti penitenziari lo hanno subito inseguito, diramando l’allarme anche alle altre forze di polizia, tra cui i carabinieri del vicino comando provinciale. Nel giro di mezzora, l’uomo è stato individuato e fermato, mentre si trovava lungo la linea ferroviaria, a poche decine di metri dal carcere, nella zona dell’Agenzia delle Entrate. È stato riportato in cella, dove si trovava da venerdì, in regime di isolamento, in attesa dello sviluppo delle indagini su di lui, e del trasferimento in un’altra struttura carceraria, che era già previsto, e che ora sarà accelerato. Ora dovrà rispondere anche di tentata evasione. Nel frattempo gli agenti, soprattutto i due spintonati e finiti a terra, sono stati medicati e refertati.