Violenza sessuale di gruppo con una quattordicenne, figlia dei vicini di casa, che veniva affidata a una coppia per essere seguita nello svolgimento dei compiti e per non lasciarla sola a casa.
Il processo a carico dei due conviventi – 33 anni lui e 32 anni lei – si è aperto ieri davanti al Tribunale Collegiale di Como, per fatti che sarebbero stati commessi tra 2017 e 2018. I due, secondo quanto ricostruito nelle indagini del procuratore di Como Massimo Astori, avevano accettato la richiesta dei genitori della ragazzina di darle supporto nel post scuola e di cercare di stabilire con lei un rapporto di amicizia e di confidenza, che la aiutasse a superare alcune problematiche comportamentali adolescenziali. Tuttavia la coppia, dopo averle fatto prendere l’abitudine di fumare marijuana – fatto per il quale rispondono anche di cessione di stupefacenti - l’avrebbero indotta a compiere atti sessuali in almeno una decina di occasioni. Le visite ai vicini erano cessate ad aprile 2018, quando i genitori della ragazzina erano venuti a conoscenza di ciò che accadeva con gli imputati, e avevano presentato querela in Questura a Como. I due imputati avevano anche subito una perquisizione in cui erano state acquisite fotografie e altri materiali ritenuti utili alle indagini, in quanto citati dalla ragazza stessa durante l’audizione protetta. I due imputati negano questa ricostruzione dei fatti, e hanno deciso di andare a processo, che proseguirà il prossimo anno. Pa.Pi.