Covid: in Svizzera si preparano a girare senza mascherina e andare in discoteca

Dal 28 di giugno dovrebbe cessare l'obbligo di indossare i presidi di sicurezza all'aperto

Anche in Svizzera la situazione sta tornando alla normalità

Anche in Svizzera la situazione sta tornando alla normalità

Como, 11 giugno 2021 - Se la Lombardia da lunedì si prepara a diventare zona bianca e abolire, finalmente, il coprifuoco in Canton Ticino da fine mese si potrà tornare a circolare per strada senza mascherina e a ballare nelle discoteche, ma solo per chi è in possesso di un certificato Covid. Sono le misure che il governo svizzero intende adottare il prossimo 28 giugno. La decisione definitiva verrà presa il prossimo 23 giugno, alla luce dell'andamento della pandemia che anche in Svizzera per merito delle vaccinazioni è in forte regressione. 

"La luce in fondo al tunnel si avvicina - sottolinea il presidente della Confederazione elvetica, Guy Parmelin - Il miglioramento della situazione è dovuto alla prudenza della popolazione e alla campagna di vaccinazione. Oggi, se si considerano solo gli adulti, i completamente vaccinati sono il 31% della popolazione, quelli che hanno ricevuto la prima dose sono il 50%. Nelle prossime tre settimane arriveranno in Svizzera altre 2 milioni di dosi, mezzo milione delle quali già domani". 

E adesso che il Covid fa meno paura gli svizzeri hanno ritrovato anche la voglia di viaggiare e fare ritorno in Italia dove, a partire dalla scorsa settimana, almeno a ridosso della fascia di confine si può entrare e soggiornare per un massimo di 24 senza la necessità di sottoporsi a tampone. Una boccata d'ossigeno soprattutto per i commercianti italiani che finalmente hanno rivisto i loro clienti elvetici, assenti dall'autunno scorso quando la pandemia aveva iniziato a flagellare il Canton Ticino. Oltre a bar, negozi e ristoranti a beneficiare del ritorno degli svizzeri sono anche le macellerie e i supermercati, da sempre infatti fare la spesa in Italia per i ticinesi significa risparmiare dal 30 al 50% rispetto agli acquisti a casa loro.