Coronavirus, Fatebenefratelli: "Non siamo più in grado di reggere senza un supporto"

Il direttore: "Servono farmaci e protezioni per pazienti e il nostro personale"

L'ospedale Sacra Famiglia di Erba

L'ospedale Sacra Famiglia di Erba

Erba (Como), 4 aprile 2020 - Allo stremo come e anche di più degli ospedali pubblici, i nosocomi che rientrano nella rete delle cliniche parificate, costrette a fare i miracoli con i medicinali sempre più difficili da reperire e il personale medico e infermieristico che si ammala ed è difficile da sostituire. Per questo Nicola Spada, direttore generale del Fatebenefratelli che conta nove strutture ospedaliere tra Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia ha lanciato un appello indirizzato al Governo e ai governatori delle regioni.

"Abbiamo aperto ovunque le nostre strutture ai pazienti Covid-19 come richiesto dai diversi Servizi Sanitari Regionali, ma non siamo più in grado di reggere oltre senza un concreto supporto sul fronte degli approvvigionamenti dei farmaci, le mascherine e tutti gli strumenti necessari per proteggere i nostri pazienti e il nostro personale – spiega - Chiediamo pertanto alle Istituzioni di operare affinché le nostre strutture, al pari di tutte quelle che erogano un pubblico servizio in un momento così delicato, vengano rifornite dei necessari supporti e aiutate a reclutare il personale necessario per continuare ad assistere tutti i pazienti in nostro carico. Non pretendiamo di essere diversi dagli altri, vogliamo al contrario essere uguali a tutti gli ospedali, pubblici e privati, religiosi e non, in questo momento in trincea a combattere l’epidemia da coronavirus".

Solo a Erba l’ospedale Sacra Famiglia del gruppo Fatebenefratelli in questo momento ha in cura 70 pazienti Covid e partecipa allo studio clinico promosso dall’ospedale Pascale di Napoli, ma in Lombardia ci sono anche le strutture assistenziali che accolgono oltre mille malati psichiatrici.