REDAZIONE COMO

Como, per Ats Insubria nessun allarme coronavirus nelle Rsa

Nelle case di riposo Como e Varese solo 30 anziani morti nelle ultime settimane e non tutti per il Covid-19

Ats Insubria ridimensiona l'allarme coronavirus nelle Rsa del territorio

Como, 10 aprile 2020 - Tirata in ballo nei giorni scorsi per le richieste di controlli e tamponi nelle Rsa e le polemiche legate ai presidi sanitari, mascherine e camici in particolare, inviati con il contagocce ai medici di base Ats Insubria si difende e dà i numeri degli interventi svolti, pur ammettendo che "sono state molte le criticità affrontate" per superare una situazione "complessa e imprevista". 

"I dati in possesso di Ats Insubria evidenziano una realtà, sul territorio di competenza, che necessita di un’attenta vigilanza ma meno grave che in altri territori - spiega l'azienda - È iniziata, settimana scorsa, in stretta collaborazione con i Medici di Medicina Generale, l’attività delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA), a Como per le visite domiciliari ai pazienti positivi al coronavirus. La prossima settimana partirà quella di Erba e poi quella di Cantù. In base alle necessità epidemiologiche, le Unità Speciali di Continuità Assistenziale potranno essere aumentate o ridotte. Le USCA ricevono via mail, dal Medico di Medicina Generale, la richiesta di attivazione e contattano i pazienti telefonicamente per concordare la visita durante la quale vengono rilevati i parametri vitali essenziali. Le informazioni acquisite vengono inviate al medico di famiglia del paziente".  Si è attivato anche il servizio ADI Covid, a domicilio, su chiamata del Medico di Medicina Generale, nel territorio dell’ASST Settelaghi, a Gallarate, Castellanza, Busto Arsizio, Como, Lomazzo e Cantù. Per quanto riguarda le Rsa in prima linea, insieme agli ospedali, per i casi di coronavirus tra personale e anziani degenti, Ats Insubria sottolinea che dal 28 marzo è stata istituita l'unità di crisi che ha distribuito 29.878 presidi di sicurezza alle strutture della provincia di Como. Da una ricognizione effettuata da Ats, su 10068 ospiti delle Rsa di Como e Varese, sono deceduti in ospedale o in struttura 30 soggetti, pari allo 0,3%

ATS ha, inoltre, effettuato e distribuito alle strutture sociosanitarie 756 tamponi naso- faringeo da effettuare per ospiti e operatori (dato aggiornato ad oggi) di cui 541 nel territorio della provincia di Varese e 415 nel territorio della provincia di Como. È in fase di definizione un protocollo operativo, per un progetto di ASST Settelaghi, di diagnosi precoce di polmonite Covid, a domicilio e nelle RSA con l’impiego di un ecografo mobile e l’intervento di un tecnico di radiologia, al fine di proteggere i pazienti più fragili e non trasportabili. È stato istituito un servizio telefonico per il supporto psicologico degli operatori sociosanitari, in convenzione con gli psicologi esperti di psicologia dell’emergenza dell’Associazione EMDR Italia. Tale servizio è stato offerto anche ai Comuni, per situazioni di particolare fragilità psicoemotiva nelle famiglie colpite da Covid o in situazione di isolamento per quarantena.