
I tamponi al drive in
Como, 29 agosto 2020 - Continuano ad aumentare i casi di Covid anche in provincia di Como dove ieri, secondo i dati diffusi da Regione Lombardia, sono stati individuati altri 13 positivi. Moltissimi sono ragazzi, che hanno trascorso un breve periodo di vacanza nei quattro paesi considerati a rischio: Croazia, Spagna, Malta e Grecia. Dal 18 agosto per tutti loro è attiva la postazione drive-in di Erba, al numero 17 di via Trieste, organizzata da Ats Insubria in collaborazione con Lariosoccorso.
Si procede con una media di un centinaio di test al giorno che possono arrivare fino a 150, fino a metà settimana si sono registrati solo 5 casi di persone risultate positive al test, immediatamente sottoposte a isolamento domiciliare. Per effettuare il tampone è necessario accedere al sito di Ats Insubria e lasciare i propri dati, di solito si viene chiamati per fissare il test entro le 24 ore successive. A chiamare ci sono anche tante persone che hanno trascorso le vacanze in Sardegna, ma per loro almeno per ora non sono previsti tamponi o test sierologici. Solo chi manifesta sintomi compatibili con il Covid come febbre alta e gravi difficoltà respiratorie ha infatti diritto al tampone, indipendentemente da dove si è recato in vacanza, mentre gli altri devono accedere alle strutture private per sottoporsi ai test sierologici, che permettono di capire se si è venuti in contatto con la malattia.
Discorso diverso per gli insegnanti che hanno diritto al test sierologico gratuito, tanti di loro però almeno finora hanno disertato l’invito di Ats. Lunedì su 365 professori, insegnanti e bidelli convocati se ne sono presentati 248 e uno è risultato positivo, martedì su 445 si sono presentati in 325 e i positivi sono risultati 7, mercoledì su 471 convocati hanno risposto in 324 e i positivi sono stati 10.
«Siamo tarati per fare dai 400 ai 500 test rapidi giornalieri – spiegano ad Ats Insubria – Più test si fanno e meglio è, speriamo nella collaborazione del personale docente e non docente come della direzione didattica che oltre a fissare gli appuntamenti dovrebbe anche chiamare il giorno prima i diretti interessati per la conferma. Se non concluderemo entro il 7 di settembre siamo pronti a proseguire anche oltre. Le insegnanti possono informarsi presso il loro medico di base e verificare se anche lui fa i test rapidi. In Alto Lago ad esempio abbiamo 41 medici che hanno ricevuto i test e sono disponibili a svolgere i controlli».