ROBERTO CANALI
Cronaca

Il lungolago di Como allagato, la provocazione dei sindaci contro Rapinese: “Adesso lo svuotiamo noi coi secchi”

Armati di stivali i primi cittadini di Nesso, Blevio, Torno e Pognana Lario si sono messi all'opera dopo le polemiche con Rapinese, che li aveva accusati di essere dei “piangina”. Al centro le proteste dei Comuni della costa orientale per i disagi alla circolazione provocati dalle continue chiusure del lungolago

Il lungolago di Como allagato, la provocazione dei sindaci contro Rapinese: “Adesso lo svuotiamo noi coi secchi”

Como, 7 giugno 2025 – Sta tornando, lentamente, alla normalità, la situazione del lungolago di Como finito un’altra volta sott’acqua nonostante le paratie costruite proprio per evitare le esondazioni. Oggi il livello delle acque del lago ha iniziato lentamente a scendere, e alle 14 è stata riaperta una delle corsie in attesa di poter tornare a circolare senza più restrizioni nella giornata di oggi. 

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La rabbia dei sindaci 

Per tutta la giornata di sabato è rimasta aperta al transito la Ztl del centro e le altre corsie preferenziali istituite per gestire l’emergenza viabilistica, in particolare le deviazioni lungo via Bertinelli e viale Cattaneo che in questi giorni hanno garantito il passaggio delle auto. Un lento ritorno alla normalità che però non placa le polemiche contro l’efficacia del cantiere, che alla prova dei fatti si è dimostrato ancora una volta inutile – un’opera che ha richiesto 17 anni di lavori e 35 milioni di euro spesi – e contro le frasi pronunciate in diretta tv dal sindaco Alessandro Rapinese che se l’è presa contro le proteste dei sindaci della sponda orientale del lago che avevano alzato la voce in merito ai disagi che si verificano ogni volta che viene chiuso il lungolago di Como.  

La protesta simbolica non è certo passata inosservata
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"Siete dei piangina” 

Di fronte alle proteste del collega Rino Malacrida, primo cittadino di Torno, che si era lamentato perché il traffico sulla Lariana era completamente paralizzato il sindaco di Como, rispondendo di fronte alle telecamere, lo aveva bollato come “piangina” ovvero piagnucoloso invitandolo a "prendere un secchio e andare in piazza Cavour”, per rendersi utile. Una provocazione presa alla lettera da Malacrida che ieri mattina si è presentato in piazza a Como con gli stivali e un secchio in mano insieme ai colleghi di Massimo Morini di Nesso, Alberto Trabucchi di Blevio e Federico Cola di Pognana Lario.  

I sindaci "armati" di secchi oggi sul lungolago di Como
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"Non siamo degli incompetenti” 

Per alcuni minuti hanno inscenato la loro protesta raccogliendo l’acqua fuoriuscita in piazza per ributtarla nel lago, nella speranza di incontrare nei prossimi giorni il sindaco Rapinese e il prefetto Corrado Conforto Galli per sedersi intorno a un tavolo e discutere di viabilità. “È da tempo che facciamo questa richiesta al sindaco Rapinese, di avere più tolleranza e di poter collaborare. Il problema esiste da anni, non è certo colpa sua. Ma lui ci ha dato degli incompetenti, e ci ha detto di andare a dare una mano. è quello che abbiamo fatto", spiega Rino Malacrida, sindaco di Torno.