
I dati sono stati divulgati da Coldiretti
Como, 12 febbraio 2020 – Cresce tra Como e Lecco il numero dei produttori professionali di miele, superando quota 100. Virtualmente, con le 104 attività registrate, le due province lariane rappresentano il “terzo polo lombardo” per produzione di miele, secondo solo a Brescia (119) e Bergamo (110), mentre Varese ne ha 94. A Como sono 64 le imprese aumentate del 10 per cento nell’ultimo anno e del 16 in cinque anni), Lecco ha invece 40 imprese (rispettivamente più 14 per cento e più 29 per cento). “Sono numeri importanti e incoraggianti - commenta Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti Como Lecco - Dati che confermano come soprattutto i giovani continuino a investire e a credere nelle potenzialità del comparto, nonostante l’anno buio appena trascorso, con oltre il 70 per cento della produzione persa per colpa del clima, con punte del 90 per cento per la varietà acacia”. I dati, frutto di una recente indagine della Camera di Commercio di Milano, in collaborazione con Coldiretti Lombardia, indicano come il comprensorio lariano sia tra i più virtuosi in Lombardia per il settore: al numero delle imprese in attività, va peraltro aggiunto quello dei numerosi hobbisti, che fanno crescere esponenzialmente i numeri di quanti si occupano di api e miele. Gli altri numeri lombardi vedono Pavia con 84 imprese e Sondrio con 81 imprese, Milano con 70, Lodi con 18. Mantova ne ha 31, Cremona 15, Monza Brianza 37.
In Lombardia sono presenti circa 160 mila alveari, custoditi da oltre 6000 appassionati tra professionisti e hobbisti, che producono miele, propoli, cera e altri derivati. Nel 2019 la produzione regionale è stata più che dimezzata dalle incostanze del clima. A periodi particolarmente secchi, si sono alternate settimane piovose e fredde che hanno influito negativamente sul lavoro delle api. Un anno nero che ha colpito tutti gli areali di produzione nelle due province, dall’Alto Lago alla Brianza, alle valli comasche e lecchesi.