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Como, la "torre Gattoni è a rischio crolli. Si deve intervenire al più presto"

Preoccupa la minoranza di “Civitas” l’inclinazione delle mura della struttura

Preoccupa l’inclinazione delle mura della torre Gattoni, uno dei simboli di Como e soprattutto la sede del primo laboratorio di Alessandro Volta. Fatta ricostruire da Federico I il Barbarossa dopo che fu abbattuta, la torre venne acquistata nel tardo Settecento dal canonico Giulio Cesare Gattoni, studioso di scienze naturali che vi allestì un laboratorio di fisica nel 1783. Nello stesso anno il Gattoni spostò sulla torre il parafulmine che aveva eretto sulla sua abitazione, il primo della città.

Il “papà” della pila attorno al 1784 chiese ospitalità proprio a lui per poter svolgere i suoi esperimenti e trasferì qui tutti i suoi strumenti, poi donati al liceo che oggi porta il suo nome. "L’inclinazione della torre Gattoni di Como è un fatto risaputo, che dovrebbe essere monitorato e, se del caso, affrontato – spiega Bruno Magatti di Civitas -. Da mesi, alla base della torre e sul lato verso il quale pende, è stato scavato un enorme cratere dovuto ai lavori per l’acquedotto".

Secondo diversi cittadini comaschi negli ultimi mesi l’inclinazione delle mura dell’antica torre è visibilmente peggiorata, come dimostrerebbero anche alcune foto scattate prima e dopo lo scavo in cui si evidenzia l’aumento della pendenza. "Siamo certi che quello scavo, di grandi dimensioni e ancora aperto dopo molti mesi, le sollecitazioni dei mezzi meccanici e le fuoriuscite d’acqua possano essere derubricati a eventi irrilevanti per la stabilità anche futura della torre? – si interroga Magatti -. Il tema è stato analizzato prima di procedere? Ci aspettiamo rassicurazioni oggettive e non semplici parole da parte degli amministratori".

Ro.Ca.