
Como, 6 novembre 2023 – Il 27 maggio 2020, in pieno Covid, Giordan Hudorovich, 38 anni residente a Montello in provincia di Bergamo era stato fermato al valico di Bizzarone, diretto verso la Svizzera, alla guida di un’auto di grossa cilindrata.
Con sè aveva un lingotto d’oro da 100 grammi e oltre 5.000 euro in contanti, trovati dai finanzieri della Compagnia di Olgiate Comasco all’interno di un’auto di grossa cilindrata, fermata per un controllo. Ai militari aveva riferito di essere diretto al casinò, ma a suo carico era inoltre risultato un debito con l’Erario di 360mila euro circa, derivante da una attività di compravendita di auto su cui non aveva mai pagato le tasse e tra l'altro, ha cercato di ottenere il reddito di cittadinanza.
Debito salito poi a quasi 500mila quando era finito a processo a Como a maggio dello scorso anno, dove era stato condannato a un anno di reclusione. Il giudice aveva ritenuto che lingotto e soldi stessero viaggiando verso la Svizzera per nasconderli al fisco italiano. Una sentenza confermata in Appello, e ora anche dalla Corte di Cassazione: fino all’ultimo, ha sostenuto di non essere al corrente del debito pendente con il fisco.