PAOLA PIOPPI
Cronaca

Coltellate contro l’ex compagna. No a un nuovo esame delle ferite

La notte del 6 maggio dello scorso anno, Salvatore D’Addetta, pensionato di 68 anni, aveva accoltellato la ex compagna all’interno...

L’aggressore fu ritrovato dai militari

L’aggressore fu ritrovato dai militari

La notte del 6 maggio dello scorso anno, Salvatore D’Addetta, pensionato di 68 anni, aveva accoltellato la ex compagna all’interno di un’abitazione di via Montegrappa a Mariano Comense in cui convivevano. Si era impossessato di una borsa al cui interno c’erano 500 euro e i documenti della vittima, per poi dare fuoco a un trolley e al letto, prima di scappare. I carabinieri lo avevano rintracciato il giorno successivo e arrestato per tentato omicidio.

Ora è comparso davanti al gup di Como Walter Lietti, che ha rigettato la richiesta di svolgere una nuova perizia sulle lesioni della vittima. Il processo, con rito abbreviato, è stato rinviato ad aprile, quando l’uomo si sottoporrà a interrogatorio, per poi procedere, all’udienza successiva, con la discussione e le richieste del pubblico ministero Giulia Ometto e della difesa, avvocato Massimo Paradiso. D’Addetta è accusato di tentato omicidio, rapina, danneggiamento seguito da incendio. L’imputazione più grave scaturisce da una prima consulenza medico legale disposta dalla Procura per valutare le lesioni inferte e la possibilità che la vita della donna fossa stata effettivamente messa in pericolo a causa delle ferite. La vittima, 56 anni di origine peruviana, ora costituita parte civile, aveva avuto una breve relazione con l’imputato, che si trova tuttora in carcere. L’aggressione era avvenuta in piena notte, quando la donna sarebbe stata trascinata in bagno e colpita almeno sei volte con un coltello da venti centimetri di lama.

In suo aiuto era intervenuto il nipote, un ragazzo minorenne che viveva nella stessa abitazione, svegliato dalle urla. Era riuscito a trascinarla in cortile, chiedendo che venissero chiamati i soccorsi, ma nel frattempo D’Addetta si era impossessato di una borsa al cui interno c’erano soldi e documenti della vittima, per poi dare fuoco a un trolley e al letto, prima di scappare. Le fiamme, appiccate maldestramente utilizzando materiale plastico, non avevano attecchito ed erano comunque state domate dai vigili del fuoco. Nel frattempo i carabinieri della Tenenza di Mariano Comense avevano avviato le ricerche dell’uomo, individuato il giorno successivo poco distante dal luogo dell’aggressione. Il coltello era stato trovato subito, abbandonato all’interno dell’abitazione. Dopo aver ricevuto la richiesta di giudizio immediato, l’imputato ha scelto di abbreviare, affrontando il processo allo stato degli atti. Paola Pioppi