L’ha raggiunta sul luogo di lavoro, un negozio all’interno di un centro commerciale di Como, e ha iniziato a rompere tutto, devastato da una rabbia cieca e malata, che sarebbe scaturita dall’aver spiato il telefono cellulare della compagna. Al cui interno, c’erano immagini a lui non gradite. È così finito in carcere con l’accusa di lesioni aggravate e minaccia aggravata un uomo di 42 anni, origini torinesi e residente a Como, nel quartiere di Monte Olimpino. La Volante è intervenuta lunedì sera, quando sul posto di lavoro di una comasca di 47 anni, si è presentato il suo compagno che ha subito iniziato a devastare il negozio, buttando per aria ogni cosa che gli è capitata a portata di mano, e afferrando per il collo la donna, minacciandola e trascinandola in uno sgabuzzino. In suo soccorso è intervenuta una guardia giurata in servizio nel centro commerciale, che ha sentito il trambusto, e ha trascinato l’aggressore fuori dal negozio. L’uomo è subito scappato, portando con sé il cellulare della compagna, all’interno del quale avrebbe visto immagini che hanno scatenato la sua reazione violenta. I poliziotti, dopo aver raccolto le testimonianze e ricostruito l’accaduto, hanno acquisito le immagini delle telecamere interne ed esterne. La vittima è stata portata in ospedale in codice verde per le evidenti lesioni sul viso e collo. La donna ha raccontato una lunga serie di maltrattamenti. Alcune ore dopo, mentre era ancora in pronto soccorso, l’uomo si è presentato ubriaco, aggredendo nuovamente la donna, e spingendola a terra. Infine l’arresto. Paola Pioppi
CronacaCodice Rosso. Doppia aggressione alla compagna ferita