Como non si arrende: vuole salvare i cinema

La strada è lunga ma all’Astra è iniziata la vendita delle vecchie locandine. Ponteggi sul Politeama, sarà uno spot per le affissioni pubblicitarie

La vendita delle locandine all'Astra

La vendita delle locandine all'Astra

Como, 13 dicembre 2020 - Anche se la strada da percorrere è ancora lunga è partita con il piede giusto la campagna di raccolta fondi per la salvezza del Cinema Astra, chiuso da un paio d’anni in attesa di robusti lavori di ristrutturazione. Non è una novità per Como dove la settima arte non gode di grande seguito, almeno a giudicare dalla condizione delle sale cittadine: il Politeama è chiuso da oltre vent’anni e cade letteralmente a pezzi e il Cinema Gloria sta combattendo la sua battaglia, anche in questo caso attraverso una raccolta fondi, per non venire raso al suolo e trasformato in un condominio.

Viste le premesse è particolarmente incoraggiante la buona risposta ottenuta dai ragazzi che insieme alla parrocchia si stanno dando da fare per salvare l’Astra, bravi a raccogliere oltre 10mila euro in poco più di una settimana. Merito della generosità di 150 comaschi e di un’idea semplice e a suo modo geniale: mettere in vendita le locandine raccolte in oltre trent’anni ininterrotte di proiezioni. Chicche imperdibili per tanti cinefili comaschi che hanno messo mano volentieri al portafogli per potersi regalare a Natale la locandina de "L’Attimo fuggente" o della più commerciale saga de "Il Signore degli Anelli".

«Abbiamo ricevuto tante prenotazioni per le locandine e i manifesti storici, oltre trent’anni di film racchiusi in 600 pezzi tra i quali scegliere quello della propria vita – spiegano gli organizzatori che ieri hanno aperto la sala di viale Giulio Cesare per consegnare, su appuntamento e nel pieno rispetto del distanziamento sociale, i primi pezzi acquistati online nei giorni scorsi _. Il traguardo dei 75mila euro, necessari alla riapertura, è però ancora lontano, per questo non possiamo abbassare la guardia e chiediamo ai comaschi di continuare a sostenerci con lo stesso calore di questi primi giorni. Solo così il cinema potrà essere salvato e tornare ad essere la sala della comunità dell’intera città".

Qualcosa si muove anche in via Gallio dove all’esterno del Politeama si sono messi al lavoro gli operai che dovranno montare i ponteggi attorno alla facciata dell’edificio, non per i lavori di sistemazione dell’edificio ma per evitare ai passanti di essere colpiti dai calcinacci che rischiano di staccarsi dalla struttura. I ponteggi potranno essere utilizzati per le affissioni pubblicitarie. «Invitiamo le aziende e i privati a farsi avanti per una pubblicità che sarebbe anche mecenatismo nei confronti del Politeama – spiega il liquidatore della Politeama Srl, Francesco Nessi – Con il ricavato infatti potremmo iniziare i lavori di messa in sicurezza del tetto in attesa di un progetto di rilancio al quale stiamo lavorando".