Chiara annegata nel lago d’Iseo: "Grazie a tutti per il vostro aiuto. Spezzato l’ultimo filo di speranza"

La mamma della ventenne tedesca mai più ritrovata, Irena Lindl, farà posizionare una lapide sul pontile

Chiara annegata nel lago d’Iseo: "Grazie a tutti per il vostro aiuto. Spezzato l’ultimo filo di speranza"

Chiara annegata nel lago d’Iseo: "Grazie a tutti per il vostro aiuto. Spezzato l’ultimo filo di speranza"

"Grazie a tutti per l’aiuto, qui a Pisogne ormai abbiamo degli amici, rimarremo legati al lago d’Iseo". Lo ha detto ieri, commossa, Irena Lindl, la mamma di Chiara, la turista tedesca ventene che il primo settembre era caduta da un motoscafo nel lago e non è più stata trovata.

Ieri l’ultimo filo di speranza si è spezzato: anche il quarto giorno di ricerche straordinarie finanziate dalla famiglia della ragazza – a supportare i genitori, una raccolta fondi – ha dato esito negativo. La madre e il padre della giovane erano arrivati a Brescia da Monaco di Baviera all’alba del 12 aprile insieme agli esperti della Technische Hund Taffel, l’associazione che aveva messo a disposizione tre supercani in grado di fiutare presenze umane in acqua, anche a cinquanta metri di profondità. In campo c’erano due labrador e un bracco. Ogni giorno i quattrozampe hanno perlustrato l’Alto Lago nella zona dove si presume possa essersi inabissato il corpo, supportati da vari gruppi specializzati, dal Soccorso Sebino ai Volontari del Garda passando per i volontari della Protezione civile di Capriolo. I sub dotati di sonar hanno scandagliato alcuni punti individuati dai cani, che hanno abbaiato all’unisono in prossimità della foce dell’Oglio, tra Pisogne e Lovere.

Nulla di fatto. Di qui la decisione della famiglia Lindl, prima di rientrare in Germania con un macigno sul cuore, di considerare il lago d’Iseo come la tomba della figlia. In omaggio a Chiara sul pontile di Pisogne sarà posizionata una piccola lapide dove ogni primo settembre amici e parenti potranno tornare per ricordarla.