Cantù (Como), 18 maggio 2024 – Il corpo di Mario Porro era incastrato tra i rami e le sterpaglie che la piena della roggia aveva trascinato assieme a lui, per centinaia di metri. Fermo sotto un albero nel fiume Serenza, a circa tre chilometri dal punto in cui era caduto, giovedì verso le 18.15. Da quel momento, per ore, i vigili del fuoco lo hanno cercato con ogni mezzo: non solo con le perlustrazioni dell’elicottero e del drone dall’alto, temendo che la piena causata dal maltempo lo avesse spostato velocemente, ma anche con gli specialisti del Saf, le squadre addestrate per interventi in zone fluviali e impervie. Fino a ieri mattina alle 11, quando il corpo dell’uomo è stato avvistato e recuperato.
L’incidente di cui è stato vittima è chiaro, avvenuto davanti a due testimoni che, seppure molto scossi dall’accaduto, hanno fin da subito raccontato tutto ai carabinieri di Cantù. Mario Porro, 66 anni, responsabile e volontario instancabile del gruppo “Bentrainsema“ e, uno fra i più attivi del carnevale canturino (la cui sede confina con il corso d’acqua che l’ha travolto) era sulla passerella in acciaio che consente l’accesso a un vasca di laminazione sulla roggia Galliano, all’altezza di via Mentana a Cantù, non distante dall’ospedale. Quelle vasche sono strutture che vengono posate per regolare la portata dell’acqua in seguito a eventi di forti piogge, come avvenuto in questi giorni: la corrente che aveva ingrossato il corso d’acqua a dismisura, un misto di terra e detriti, aveva raggiunto la stessa passerella, come raramente si era visto. Porro, assieme ad altri due volontari del carnevale canturino, stava osservando tutto questo, quando la passerella ha ceduto. Lui è piombato in acqua, così come chi era accanto a lui, che è però stato afferrato da un terzo che era con loro e gli ha impedito di finire in acqua. I due hanno fatto appena in tempo a intravedere Porro tirato a fondo dalla corrente e poi sparire. Ora l’area, di proprietà comunale, è stata messa sotto sequestro dal magistrato di turno della Procura di Como, Simona De Salvo. Ora sarà probabilmente necessario un sopralluogo tecnico, per stabilire l’adeguatezza o meno di quella struttura.