Cantù, 28 settembre 2022 - Pochi grammi portati addosso, un quantitativo apparentemente esiguo, ma sufficiente a testimoniare la presenza sempre più invasiva delle nuove droghe nel mercato locale degli stupefacenti. Gypsy Coloma, filippino di 24 anni domiciliato a Milano, e Junjie Xu, cinese di 31 anni residente a Cantù, sono stati arrestati venerdì sera in flagranza a Cantù dagli agenti di polizia della Questura di Milano, che li hanno sottoposti a un controllo, con il sospetto che nelle loro tasche ci fosse qualcosa di illecito. Coloma aveva addosso quasi 20 grammi di shaboo, suddivisi in tre involucri, Xu altri 5, oltre a un migliaio di euro in contanti. Sono stati entrambi arrestati, trattenuti n camera di sicurezza e ieri mattina condannati con rito abbreviato a 4 quattro anni di reclusione a testa, al termine del processo che si è svolto davanti al giudice di Como Maria Elisabetta De Benedetto. Una attività di spaccio che per i due non sarebbe una novità, visto i precedenti specifici, accumulati negli ultimi anni, che caratterizzano il casellario di entrambi. Ma l’aspetto che maggiormente colpisce, sono i sequestri in cui periodicamente compare lo shaboo, una droga che viene venduta a prezzi che possono raggiungere gli 800 euro al grammo al mercato all’ingrosso, una cifra ancora più elevata della cocaina, ma il cui consumo non può superare il decimo di grammo per ogni assunzione, perché le sono sue conseguenze sono devastanti e l’efficacia potentissima. Si tratta di un prodotto creato in laboratorio decenni fa, e da sempre diffuso in Thailandia e Filippine, dove si concentrano i principali luoghi di produzione. Ma che ora, sempre più frequentemente, sta comparendo anche in Italia a e nel Comasco, non necessariamente limitato ad assuntori stranieri. I suoi effetti durano ore, e viene chiamata anche la "droga dei kamikaze".