Carnevale di Cantù, il 5 febbraio la prima sfilata dei carri: orari, percorso e biglietti

Al via il tradizionale appuntamento che apre la settimana dedicata alle maschere e alla tradizione

Il sindaco Alice Galbiati, Fabio Frigeri e Isabella Girgi sotto il carro di Truciolo

Il sindaco Alice Galbiati, Fabio Frigeri e Isabella Girgi sotto il carro di Truciolo

Cantù - Tutto pronto per la prima sfilata del Carnevale di Cantù: domani - domenica 5 febbraio - alle 14.30 da piazza Volontari della Libertà, partirà il corteo dei carri che quest'anno si preannuncia particolarmente spettacolare. 

Il percorso

La prima sfilata dei carri, alla quale seguiranno quella del 19 febbraio e quella conclusiva del 25 febbraio, partirà alle 14.30 da piazza Volontari della Libertà, proseguirà in via Damiani e corso Unità d'Italia, per arrivare poi in via Manara e per concludere in via Carcano.

I carri 

Aprirà la sfilata, naturalmente, il carro di Truciolo (responsabile Mario Porro), maschera ufficiale della Città di Cantù, seguirà poi Il coriandolo (responsabile Filippo Bossi), Lisandrin (Lino Arnaboldi), Buscait (Angelo Frigerio), Baloss (Davide Frigerio), Amici di Fecchio (Marzio Viotti), La maschera (Agnese Brucato). 

Biglietti

I biglietti per la manifestazione sono in vendita sul sito di vivaticket al costo di 6,60 euro oppoure presso Il Pozzo, in piazza Sirtori, a Cantù. Per i minori di 10 anni l'ingresso è gratuito e il biglietto permetterà l'utilizzo grauito per 30 minuti all'area bimbi Mirabilio nel Centro commerciale Mirabello. 

Truciolo

È la maschera ufficiale della città di Cantù e rappresenta la sua tradizione artigiana, legata alla lavorazione del legno e la produzione di mobili. Truciolo è un garzone di bottega un po' maldestro che combina un sacco di guai. La parola truciolo indica il residuo che si ottiene durante la lavorazione di legno: uno scarto però  prezioso per i falegnami, che lo (ri)utilizzano in varie forme per le loro realizzazioni. 

La storia del Carnevale canturino 

A Cantù il Carnevale ha una lunghissima tradizione, che risale all’inizio del 20° secolo ed è ancora oggi tra i più solidi e partecipati della Lombardia: a Cantù per laa sfilata arrivano infatti spettatori da tutta la regionae ma anche dalla Svizzera. 

Il primo grande evento del carnevale fu negli anni 20 quando i dipendenti della ditta Paleari (falegnameria che si trovava dove ora c’è il palazzo del Cem) costruirono un lungo treno che forse rappresenta il primo esempio di carro carnevalesco. Carnevale era la festa della trasgressione e quindi si poteva uscire di sera (cosa normalmente poco conveniente), prendere in giro qualche personaggio famoso o anche a qualche vicino di casa senza timore. Durante la settimana, il giovedì aveva il tema Sposi, con uomini vestiti da donne e donne vestite da uomini. Il venerdì era definito il “Carnevale dei Magnan”, cioè degli stagnini (quelli che rivestivano di stagno delle pentole): le persone si spalmavano la faccia di fuliggine e ci si vestiva con abiti stracciatie giravano per le vie di Cantù facendo rumore con pentole e barattoli. Nella serata conclusiva, il sabato sera, la festa diventava una “veglia danzante” che si svolgeva presso il Circolo Operaio Canturino, unico locale in grado di ospitare un’orchestra, una pista da ballo e un bar con tavolini. 

Il Carnevale subì una battura d'arresto durante gli anni 40, soprattutto dopo lo scoppio della guerra, e venne riproposto solo nel 1948 quando ad un gruppo di giovani costruì un biscione lungo 15 metri e lo trascinarono per le strade cittadine. Da allora in tanti si sono cimentati nella costruzione del carro più bello da portare in parata.