
Chiara Spigolon, 30 anni, è morta sabato pomeriggio
Cantù (Como) - Lunghi capelli castani e occhi scuri. Una laurea in Mediazione linguistica e culturale all’Università Statale di Milano, un master in Gestione dei beni di lusso alla Cattolica. Sul suo profilo Linkedin scriveva di lavorare come specialista di marketing per una società di mediazione creditizia con sede a Cantù. "Ma il suo sogno era diventare insegnante di yoga e massaggiatrice olistica. In più era impegnata in diverse attività artistiche: creava oggetti all’uncinetto, dipingeva e disegnava. Era creativa e dinamica, un vulcano di idee. Non si fermava mai". A raccontare chi era Chiara Spigolon, di Solaro, morta a 30 anni sabato pomeriggio, è la migliore amica Brigitte che ieri ha ricordato Chiara anche su Facebook: "Non ti piacevano le foto. Non ne ho molte di noi insieme. Ma la più bella ce l’ho stampata in testa. Il tuo sorriso non lo scorderò mai. Ti amo Chiara". La giovane è morta, con tutta probabilità annegata dopo un malore, nella piscina del centro di meditazioni Mandali di Quarna Sopra, della provincia del Verbano-Cusio-Ossola.
Sono in corso le indagini dei carabinieri di Omegna per chiarire l’accaduto. Si era concessa un fine settimana, da sola, con un coupon regalatole da alcuni amici. "Martedì – continua Brigitte – eravamo andate al cinema a vedere il ritorno di James Bond in ‘No time to die’. Alla fine piangevamo commosse. Si era poi fermata a dormire da me, abbiamo fatto colazione insieme e ci siamo salutate. Ci scrivevamo sempre. L’ultima volta, giovedì sera. Sapevo che il giorno dopo sarebbe partita e che aveva bisogno di staccare, anche dalla tecnologia. Così non l’ho disturbata. Era così felice, aveva una voglia di fare incredibile: dopo la pandemia voleva intraprendere diversi progetti. Voleva insegnare yoga. Ho saputo della disgrazia domenica: mi è crollato il mondo addosso. Fin da subito siamo andate d’accordo. Chiara ha lavorato per importanti brand di lusso, prima di dedicarsi ad altro". Tra le sue passioni, anche i lavori creativi: lavori all’uncinetto, portachiavi e soprammobili a forma di ortaggi. Una carrellata di disegni è invece sul suo profilo personale. "Era piena di talento. La sua scomparsa è un vuoto enorme. Mi manca già scriverle, organizzare i nostri incontri, viverla nella quotidianità. Con lei se n’è andato un pezzo del mio cuore".