
L’incrocio di Lurado d’Erba dove è stata travolta la ragazza di 22 anni
Un urto improvviso e violento mentre attraversava la strada, sulle strisce pedonali, tra un semaforo e l’altro. La Dacia Duster che l’ha investita e fatta sbalzare a quasi trenta metri di distanza, non ha lasciato scampo a Chiara Colzani, studentessa di 22 anni di Lurago d’Erba. Giovedì sera alle 19, i soccorritori del 118 arrivati in via Don Gnocchi, che l’hanno trovata in condizioni drammatiche, hanno cercato di rianimarla, e sono riusciti a stabilizzarla quel tanto che bastava per trasportarla in elisoccorso fino all’ospedale di Circolo di Varese. I medici l’hanno subito sottoposta a cure intensive, ma le sue condizioni non sono mai migliorate. Ieri mattina, hanno dichiarato la sua morte.
Una tragedia che al momento non ha ancora una spiegazione, perché i carabinieri di Lurago d’Erba, subito intervenuti per i rilievi assieme al Radiomobile di Cantù, non hanno avuto la possibilità di stabilire, al momento, chi dei due abbia proceduto con il semaforo rosso. Se la vittima, mentre attraversava la provinciale all’altezza dell’incrocio con via Ronchetto, o se il conducente dei veicolo, un uomo di 75 anni di Inverigo, che procedeva da Lurago verso casa. Per stabilire questo fondamentale aspetto, sono state acquisite le immagini registrate dalle telecamere presenti su quel tratto stradale, nella speranza che abbiano inquadrato con sufficiente chiarezza anche il punto in cui è avvenuto l’investimento.
Al momento l’auto è stata messa sotto sequestro, in attesa di capire se la Procura di Como vorrà disporre qualche particolare accertamento. Come atto dovuto, il conducente dell’auto è stato indagato per omicidio stradale, condizione che gli consentirà fin d’ora di partecipare agli esami irripetibili. Studentessa all’Università di Bologna, Chiara Colzani viveva con i genitori a Lurago d’Erba.
"Che cosa ci fai con me a portare cibo ai gatti il sabato sera, ti dicevo, mentre ridevi ingenua": parole dolci e commesse con cui un’amica commenta incredula la scomparsa della giovane studentessa. E aggiunge "Una sola cosa mi fa piacere in questo immenso dolore: sei come una figlia che avrei voluto… Tutto il resto è buio. Ti avevo promesso che saremmo andate al mare assieme, ci andrò da sola, e cercherò un segno di te nelle albe e nei tramonti".