Campione nella Ue, i cittadini scrivono a Roma: dalle tasse ai rifiuti tutto più difficile

Dal 1° gennaio nell'area doganale comunitaria

Una protesta dei residenti

Una protesta dei residenti

Campione d'Italia (Como), 30 novembre 2019 -  È una Brexit al contrario quella a cui si preparano gli abitanti di Campione d’Italia. Gli inglesi escono dall’Ue e loro ci entrano, i primi l’hanno voluto attraverso un referendum mentre a Campione la decisione di entrare nello spazio comune è piovuta tra capo e collo ratificata a Bruxelles su suggerimento di Roma. A Londra dopo tre anni di trattative estenuanti un accordo non è ancora stato raggiunto perché si temono conseguenze sull’economia, di quel che succederà a Campione non importa niente a nessuno perché è troppo piccolo per suscitare un dibattito in grado di travalicare i confini del Canton Ticino e della provincia di Como.

Malgrado tutto ciò gli abitanti non si arrendono e, riuniti in un comitato civico, hanno messo nero su bianco, inviandolo a Roma, un cahier de doléances di tutto quel che rischia di andare storto a partire dal primo gennaio. L’elenco inizia dal servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, oggi svolto da una ditta svizzera che poi li conferisce a una discarica del Canton Ticino. "L’applicazione della direttiva comporterà l’impossibilità di avere questo servizio – si legge nella lettera spedita al governo –. L’eventuale raccolta da parte di una ditta italiana non appare logica né opportuna, né tantomeno conveniente: basti pensare che tra Campione e l’Italia vi sono circa 30 chilometri di strade svizzere, ora con la necessità di superare un solo valico doganale, ma, nel caso di applicazione della direttiva, di ben due valichi doganali". Poi c’è lo smaltimento delle acque che oggi viene affidato insieme al sistema di depurazione delle acque di Lugano. 

Non basta. "Da sempre, in virtù della contiguità territoriale, i bambini di Campione nascono in Svizzera, come pure, da sempre, i residenti a Campione giungono a fine vita per buona parte in ospedali svizzeri. Chi sceglie la cremazione viene portato nella specifica struttura di Lugano, per poi venir sepolto a Campione. L’applicazione della direttiva comporterà l’insorgenza di problemi internazionali. Chiediamo l’esenzione da ogni pratica e formalità doganale al valico di Campione, sia per il neonato sia per il defunto". Poi ci sono le auto che fino a oggi venivano immatricolate in Svizzera dove i campionesi facevano anche la patente. "Dall’1 gennaio occorrerà sostituire tutte le targhe con conseguente sdoganamento e nuova immatricolazione in Italia. Per quanto riguarda le patenti verranno annullate e occorrerà un nuovo rilascio da parte delle autorità italiane. In questo passaggio si rischia di perdere i bonus assicurativi, per non parlare delle penalità per chi ha l’auto in leasing".

Quindi la posta: da sempre Campione gestisce un ufficio postale comunale e ha un codice postale svizzero (6911), cui arriva e da cui parte la corrispondenza e i pacchi con la Svizzera, che corrispondono a circa l’80% del totale. In questo ufficio è anche possibile effettuare pagamenti di conti e fatture svizzere. La gran parte delle fatture per servizi e forniture in Campione proviene infatti dalla Svizzera, come pure i referti e le diagnosi mediche, che, come per prassi svizzera, vengono direttamente trasmessi via posta al medico di base curante di Campione. L’applicazione della direttiva comporterà la trasmissione di posta svizzera e pacchi attraverso la posta internazionale con un percorso Lugano-Milano-Como-Campione (circa 180 chilometri), che si contrappone al percorso attuale Lugano- Campione, con distanza di 7 chilometri e il recapito mediamente in un giorno. Problemi in vista anche per le forniture telefoniche, energetiche, tv e riscaldamento.