Casinò, da Campione appello al premier Conte: "La situazione è drammatica"

L'allarme di Bernasconi e Piccaluga

Il Casinò Campione d'Italia

Il Casinò Campione d'Italia

Campione d'Italia (Como), 24 settembre 2019 - Riaprire al più presto i canali di relazione con il Canton Ticino e intervenire per riaprire il casinò che è l’unica risorsa per rimettere in moto l’economia di Campione d’Italia. Spera nel nuovo Governo l’ex vicesindaco Florio Bernasconi. «Sono fiducioso che il nuovo Governo italiano, come già avvenuto nel passato recente, presterà maggiore attenzione alla situazione della comunità campionese e che in tempi ragionevoli verranno riaperti canali diplomatici che permettano di onorare gli impegni finanziari verso gli enti e le aziende ticinesi, così come previsto dalla dichiarazione di cooperazione sottoscritta nel settembre 2011 – spiega –. Ho assistito con amarezza e sconcerto, nei mesi scorsi, allo smantellamento amministrativo di molte peculiarità dell’enclave costruite da tutte le amministrazioni comunali che si sono succedute nel dopoguerra. Peculiarità legittime e non privilegi, consolidatesi in secoli di storia. Spero che venga posta fine a questa italianizzazione di Campione, quando insieme al casinò funzionava l’intera economia della nostra esclave abbiamo dato tanto non solo ai nostri concittadini, ma anche e soprattutto i contributi dati a tanti enti e Comuni italiani senza trascurare le rilevanti imposte versate allo Stato». Spera nel nuovo Governo Conte anche l’ex sindaco Marita Piccaluga. «Roma si prenda finalmente cura della situazione drammatica in cui versano Campione e i suoi abitanti ormai da quindici mesi – sottolinea –. Esistono problemi urgentissimi da risolvere come quello della nuova pianta organica del Comune che rischia di essere tagliata pregiudicando i servizi in paese». Da questo punto di vista il commissario straordinario, Giorgio Zanzi, non sembra disposto a fare marcia indietro, anzi proprio ieri ha impegnato i fondi a bilancio per resistere al ricorso presentato al Tar dai dipendenti.