
Le celebrazioni del 251° anniversario della fondazione della Guardia di finanza Il comandante provinciale colonnello Michele Donega ha diffuso il bilancio dell’attività sul territorio
Riciclaggio e autoriciclaggio, ma anche un costante contrasto alle frodi all’evasione fiscale anche internazionale. In occasione delle celebrazioni del 251° anniversario della fondazione della Guardia di finanza, il comandante provinciale, colonnello Michele Donega, ha diffuso il bilancio dell’attività sul territorio dell’ultimo anno e mezzo. In 14mila interventi e 277 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari, sono 388 i soggetti denunciati per reati tributari, di cui 5 arrestati, con il sequestro di beni per un valore di circa 24 milioni di euro. L’attenzione, in particolare, si è concentrata sulle nuove modalità di una "criminalità economica e organizzata sempre più evoluta, e alla ricerca di nuovi meccanismi di frode e di reimpiego dei proventi illeciti", come ha sottolineato il comandante provinciale, entrando poi nel merito: "Significativa è la diffusione di schemi di riciclaggio sempre più sofisticati, ideati per ostacolare la ricostruzione e la tracciabilità dei flussi finanziari attraverso l’utilizzo di iban virtuali, che consentono di mascherare l’effettiva destinazione del denaro, il ricorso a stablecoin o criptovalute che, di fatto, sostituiscono il denaro contante, sistemi informali di trasferimento del denaro come l’hawala o il fei ch’ien. Infine schemi di trade based money laundering in cui le risorse finanziarie vengono trasferite all’estero sotto forma di pagamento di operazioni commerciali in realtà parzialmente o completamente inesistenti". Meccanismi di riciclaggio che spesso "vedono coinvolta la criminalità di matrice cinese in grado di fornire servizi finanziari illeciti come l’approvvigionamento di rilevanti quantitativi di denaro contante o il trasferimento all’estero di capitali frutto di reati". I controlli sul Pnrr sono sfociati in 292 interventi e verifiche su oltre 64 milioni di euro, mentre il contrasto alle frodi ai danni dell’Ue e ai finanziamenti nazionali, ha consentito di accertare contributi indebitamente percepiti per oltre 36 milioni di euro. La cooperazione con la Procura europea, che ha portato a 7 denunce e all’esecuzione di sequestri per circa 4 milioni di euro. Infine sono stati scoperti 126 evasori totali e 303 lavoratori in nero, 38 i casi di evasione fiscale internazionale.