
I luoghi dove verranno realizzati i parcheggi
Bellagio (Como), 6 luglio 2018 - Speriamo sia la volta buona e che l’autunno porti a Bellagio la manna di 200 nuovi posti auto, attesi da anni, e agganciati allo sblocco dell’affaire Grande Bretagne per il quale si prospettano, invece, ancora tempi lunghi. Per l’hotel, infatti, si parla di non meno di quattro anni che, considerata un’attesa di restyling che data al 1972, potrebbero perfino sembrare poca cosa. Entro novembre partiranno i lavori per i parcheggi, in tre lotti del paese - fra Pescallo, l’ex macello e Taronico - per un totale di 4.750 metri quadrati. Progetti, carte e permessi erano pronti da tempo. Permute di terreni da perfezionare e la solita burocrazia hanno dilatato i tempi. Bellagio ha provato a correre ai ripari, ridisegnando, in questi due anni, la sua viabilità, con un senso unico e un corridoio pedonale, che però non piace a tutti, e ricavando altri 130 posti lungo villa Melzi e Lido, con una più ampia attenzione ai residenti.
Intanto però nella bella stagione il parcheggio è rimasto un incubo per tutti, abitanti e turisti. La Giunta ha approvato il progetto esecutivo che mette nero su bianco tre date: passaggio in consiglio Comunale il 12 luglio, atto notarile il 27 luglio, inizio lavori entro tre mesi dal rogito, cioè in autunno. La quarta data su cui tutti contano è il 30 aprile 2019, quando è calendarizzata la consegna dei posti auto. A realizzare i parcheggi - a raso, con bersot, piante e fiori a mitigarne l’impatto - sarà proprio mister GrandeB, ovvero il gruppo Grimit - Galbusera che, fin dal 1992, è proprietario dell’hotel, pagato all’asta 17 miliardi del vecchio conio e oggi interessato da un progetto di rilancio da 20 milioni. «L’operazione – spiega il sindaco Angelo Barindelli - a costo zero per il Comune, è a compensazione degli oneri per il rilascio del permesso di costruire». Si parla di circa 1 milione e 200 mila euro di lavori che inizialmente il Comune aveva pensato di eseguire direttamente, incassando gli oneri che sarebbero affluiti, una volta iniziati i lavori dell’hotel. Intanto mutui e prestiti avrebbero, però, «ingessato» i conti del paese troppo a lungo.
La Grimit aveva già effettuato, un paio di anni fa, a scomputo, i lavori di allargamento del parco secondo un protocollo d’intesa firmato anni fa. Poi una nuova impasse. Ora però la soddisfazione è direttamente proporzionale alla cautela: «Ringrazio le istituzioni, i colleghi del Comune e la Sovrintendenza. Soprattutto ringrazio Galbusera per il senso di responsabilità con cui, pur di procedere, ha acquistato terreni ad un valore più alto di quello con cui li cederà poi, a parcheggi ultimati, al Comune secondo i dettami dell’Agenzia del Demanio».