Antisemitismo. L’aula si spacca

La commissione sulle definizioni di antisemitismo a Brescia si è divisa sulla mozione, con Pd e Azione a favore e Brescia Attiva, Brescia Capitale e Al lavoro con Brescia contrari. Momenti di tensione e proteste hanno caratterizzato la discussione.

Tre sedute della commissione non sono bastate per evitare quello che un po’ si temeva: una spaccatura in consiglio , nella maggioranza, sulla mozione per l’antisemitismo. La commissione doveva servire per arrivare a una definizione bresciana di antisemitismo, che non fosse quello dell’Ihra, International Holocaust Remembrance Alliance, un documento che, secondo molti attivisti e forze politiche, fa equivalere antisionismo e antisemitismo. Venerdì scorso la commissione aveva deciso di abbandonare la “strada bresciana“ per aderire alla Strategia nazionale di lotta all’antisemitismo, basata sulla definizione dell’Ihra. E qui si è aperta la spaccatura: Pd e Azione hanno votato a favore così come l’intero centrodestra, mentre Brescia Attiva, Brescia Capitale e Al lavoro con Brescia (dai banchi della maggioranza) hanno votato contro; astenuti i tre consiglieri della Civica Castelletti. Non sono mancati momenti di tensione, per le proteste dei rappresentanti di Diritti per tutti, allontanati dall’aula. Per Luca Trentini e Mattia Datteri (Sinistra italiana Brescia), è stata "una brutta pagina. Rivendichiamo il diritto di critica al governo israeliano, messa in discussione da questa scelta. La destra ha nel suo dna il fastidio per ogni dissenso. Non ci aspettavamo Pd e Azione, nella lista dei censori".