Andrea Carlo Pizzi, la sconvolgente telefonata tra il medico di Como e la donna violentata

Il testo della conversazione registrata dalla vittima il giorno dopo il presunto stupro: "È la terza volta che fai sta roba qua. Non posso aprire gli occhi e vederti nudo"

Il dottor Andrea Carlo Pizzi, accusato di stupro

Il dottor Andrea Carlo Pizzi, accusato di stupro

Como, 5 agosto 2022 - "È la terza volta che fai sta roba qua, è la terza volta! E tu sei un medico, sei...Abusi invece di fare un'intramuscolo, ma ti rendi conto? ". Nella telefonata da lei stessa registrata e presentata ai carabinieri al momento della denuncia, la donna che sarebbe stata abusata dal primario Andrea Carlo Pizzi sembrerebbe alludere ad altri casi di violenza. Il medico, primario di Anestesia della clinica Villa Aprica di Como, titolare di uno studio a Saronno e consulente di diversi studi dentisticiche, è stato arrestato perché avrebbe stuprato l'infermiera, con la quale aveva una relazione clandestina, dopo averla anestetizzata. Nella misura cautelare letta dall'AGI, viene riportata la conversazione del 9 luglio scorso in cui ammette lo stupro anche se il suo legale ha poi escluso che si trattasse di una confessione. Pizzi afferma di avere fatto un'iniezione di un farmaco antidolorifico per un dolore alla spalla che in passato aveva causato delle reazioni avverse alla donna.

"Non puoi permetterti una cosa del genere"

"Io potrei essere la tua fidanzata, la tua amica o chicchessia ma tu non puoi permetterti una cosa del genere, non puoi, quando sai benissimo che ho una reazione avversa, probabilmente mi tira giù la pressione, non so che cosa, mi fai fuori". "Può darsi, scende un po' la pressione.." dice lui. E lei: "Sì ma tu mi metti una coperta e stai lì, ma non fai niente, niente! Io non posso aprire gli occhi e vedere che eri nudo, non è possibile! Cioè, ma tu ti rendi conto della gravità?". "Sì" è la risposta del medico.

"Sì, ho abusato di te"

Lei insiste, gli chiede conto della violenza e Pizzi conferma i suoi sospetti: "Ti ho abusata". Poi quando la donna annuncia che lo denuncerà, lui ribatte: "Ma sto scherzando, non ho fatto niente".

"Persona poco equilibrata"

Sentito in seguito dal pubblico ministero, il medico si è difeso sostenendo di aver "ammesso il falso quando ho intravisto la possibilità di togliermela definitivamente di torno, per chiudere la telefonata perché non ce la facevo più". "Perché voleva chiudere il rapporto se ne era innamorato?", domanda il magistrato. "Perché quando ho sentito citare gli articoli del codice penale mi sono accorto che non era una persona equilibrata".

Rischio reiterazione

Secondo il gip Tiziana Landoni, il 52enne medico di Saronno potrebbe commettere "altri fatti illeciti dello stesso tipo o di maggiore gravità di quello contestato, anche a danno di altre donne, a dispetto della sua incensuratezza". "Riducendo la vittima a mero strumento di soddisfacimento dei propri istinti sessuali - prosegue il giudice - ha mostrato di non percepire il valore insito in ogni persona umana e il rispetto che ne è correlato". Inoltre, "potrebbe esercitare pressioni nei confronti della persona offesa inducendola a ritrattare le acccuse o a modificare la genuina versione dei fatti già resa".

Telefoni e computer sotto la lente

Nel corso dell'indagine, gli investigatori hanno controllato gli apparecchi telefonici e informatici del medico. In particolare, l’analisi delle cronologie di ricerca online ha evidenziato che a partire dal primo luglio Pizzi si sarebbe informato sulle conseguenze dello stupro commesso utilizzando farmaci. Arrivando poi a cercare su internet le conseguenze a cui va incontro chi picchia e uccide i cani – la vittima ne possiede uno – e più volte quali sono i segnali premonitori dei serial killer. Risultati che hanno allarmato gli inquirenti e tracciato una premessa di potenziale pericolosità sociale.