PAOLA PIOPPI
Cronaca

Agguato di Orsenigo: chi ha sparato voleva uccidere. Il mistero del soccorritore

Sono numerosi i punti oscuri del tentato omicidio a colpi di pistola – ne sarebbero stati esplosi più di uno – del marocchino Mohamed Achchab. L’aggressione sarebbe da collegare al mondo dello spaccio, ma il movente è al momento sconosciuto

Il luogo sulla Como-Bergamo dove l’uomo è stato raggiunto da un colpo di pistola

Il luogo sulla Como-Bergamo dove l’uomo è stato raggiunto da un colpo di pistola

Orsenigo, 22 maggio 2025 – Quando Mohamed Achchab ha chiesto aiuto, sanguinante e gravissimo, era già riuscito a trascinarsi fino a un parcheggio a ridosso della statale Briantea, davanti a un locale pubblico che in quel momento era chiuso. A chiamare i soccorsi, è stato un passante, martedì sera pochi minuti prima delle 21, che hanno consentito di salvare l’uomo, marocchino di 37 anni senza fissa dimora ma con un domicilio a Milano, e precedenti per spaccio di stupefacenti.

All’ospedale San Gerardo di Monza, è arrivato con una ferita da arma da fuoco al collo: un errore, quasi certamente. Chi aveva sparato, poco prima, è presumibile che abbia mirato al volto, sbagliando di poco l’obiettivo. Il proiettile gli ha sfiorato la colonna vertebrale a livello cervicale, senza però creare lesioni tali da compromettere sia la mobilità che la sua stessa vita. Nel giro di qualche ora, dopo essere passato dalla sala operatoria, veniva dichiarato fuori pericolo.

Ma nel frattempo a Orsenigo erano arrivati i carabinieri di Lurago d’Erba e del Nucleo Investigativo di Como, che hanno iniziato a raccogliere testimonianze e immagini delle telecamere della zona. I residenti avrebbero detto di aver sentito più colpi provenire, in linea d’aria, dalla zona boschiva alle spalle dell’area di servizio, qualche decina di metri distante dal luogo del soccorso. Un’area che si ritiene sia luogo di spaccio, dove di recente sono anche stati smantellati alcuni bivacchi dai carabinieri. Cosa sia accaduto, è tutto da capire.

In via del tutto astratta e non verificata, sembra che un’auto con più persone a bordo, una Peugeot grigia, abbia avvicinato Achchab esplodendogli contro uno o più colpi di pistola. A quel punto, il ferito potrebbe essere stato caricato in auto e trasportato fino al parcheggio dove poi è stato ritrovato da un’altra persona, forse qualcuno che ha cercato di soccorrerlo senza poi volersi esporre.

Ascoltare la versione del ferito sarà fondamentale dei carabinieri, e potrebbe avvenire già a breve, senza però aspettarsi un atteggiamento di collaborazione o di verità da parte sua. Se il tentato omicidio dell’uomo, che ha tutta l’aria di essere nato come omicidio, è da ricondurre al mondo dello spaccio di droga, potrebbe essere non immediato capire il movente.