"Io so sempre dove sei". E ha costretto la ex a salire sulla sua auto nel parcheggio del centro commerciale di via Prealpi a Giussano, l’ha colpita al volto, ha tentato di strangolarla con un cavo usb, tra la gente indifferente alle sue urla, e poi l’ha ferita con una coltellata alla schiena. A salvarla un angelo custode, un automobilista che finalmente si è fermato. Per questa terribile vicenda, accaduta lo scorso dicembre a una 24enne di origine marocchina di Erba, la Procura di Monza ha chiesto il giudizio immediato per tentato omicidio nei confronti di Said Cherrah, il 26enne anche lui di origini marocchine residente a Broni, nel Pavese, in carcere e già condannato dal tribunale di Como a 11 anni di reclusione per avere gettato acido in faccia alla stessa ragazza. L’imputato ora ha chiesto di venire processato con il rito abbreviato e dovrà presentarsi a giugno davanti alla gup del tribunale di Monza Angela Colella. La sua ex potrà nuovamente costituirsi parte civile, rappresentata dall’avvocata Daniela Danieli di Como. Risalgono al pomeriggio del 9 dicembre i fotogrammi del film dell’orrore vissuti dalla 24enne, che era stata ricoverata al San Gerardo di Monza con una prognosi di 21 giorni. "Ero nel mio giorno libero dal lavoro e dovevo incontrare un’amica e poi andare a mangiare il sushi al centro commerciale di Giussano - ha raccontato la ragazza -. È passata un’auto che mi ha lampeggiato e ho pensato che fosse il solito che fa apprezzamenti". Invece era Cherrah, che aveva avuto un permesso per lasciare i domiciliari. S.T.
CronacaAccoltellata al super. L’ex finisce a giudizio